Trovarmi a scrivere per Luciano Di Meglio è molto emozionante per me perché riaffiorano i ricordi di quando, con mamma, andavo a trovare Angelina, la sua mamma (spesso sola con i quattro figli Domenico, Raffaele, Luciano e Giacomo perché il marito Gaetanino navigava per molti mesi all’anno) e restavano lì a chiacchierare, mentre noi figli stavamo insieme.
Luciano ha una grande passione ed è il mare. Una passione che attraverso il DNA è arrivato a lui dal padre, dagli zii e dal nonno. Il mare quando si ama, diventa parte di chi lo ama e, come sempre quando si è innamorati, si vogliono fare cose belle per chi si ama. E il mare contiene tante cose per tutti quelli nati vicino alla sua riva. Ricordi di lunghi bagni, nuotate, pescare i mazzoni con il fazzoletto bianco, disinfettare le ferite, far passare il raffreddore, i pescatori le reti le falanghe e… le barche di ogni tipo dalle prime a quelle di oggi, dai gozzi alle barche a vela. Proprio le barche fatte a mano da lui e da Graziella Esposito sono gli oggetti particolari che esporranno da oggi pomeriggio, 28 aprile, fino al 1 maggio presso le Distillerie Aragonesi a Ischia Ponte.
Questa esposizione colpirà tutti non solo perché vedere quei gozzi o quelle barche da diporto o quelle a vela, fatte in modo così preciso farà esclamare “Uà”, ma perché tutti torneremo un poco bambini quando sulle nostre spiagge quei gozzi dei pescatori erano parte dei nostri giorni. Io sono stata colpita dai colori delle vele e, senza saperlo ho scritto a Luciano: “Senti ma quelle vele con quei colori li ha fatti Graziella non tu, vero?” e lui ha confermato.
Ho pensato così perché Graziella è a colori nel senso che sorride spesso, ama correre, trasmette energia, e poi perché gli appassionati di vela amano di solito quelle bianche o quelle colorate massimo di due o pochi colori, ma quell’incontro di piccoli pezzetti colorati mi ha fatto venire in mente sia il vestito di Arlecchino, che i colori di vestiti di moda soprattutto estivi che spesso indossiamo per portare con noi i colori del sole, del mare, della spiaggia, dei prati, del cielo.
Tutto fatto in legno con tavole scavate all’interno e, nel caso delle vele si nota una bombatura data dalle due piccole tavole sagomate e svuotate e sembrano quasi gonfie di vento. So che tanti amano le barche e vederle così più piccole ma uguali alle grandi perché ridotte in scala, fa una grande tenerezza e si vorrebbero prendere e portare subito via. Sui modellini fatti da Luciano e Graziella c’è tutto quello che ci deve essere su una barca, ma io penso sempre ai remi e alle reti.
Si, perché, quando l’ultimo pescatore saliva a bordo spingendo con le mani e un piede puntato nella sabbia, prima si usavano i remi per allontanarsi e poi il motore che emanava quell’odore di nafta così particolare. Le reti invece le penso perché imparai a ricucirle aiutata dai miei amici pescatori.
Cari Luciano e Graziella, sapete che sono nata vicino al mare, sapete anche che sono rimasta legata a quei luoghi, io voglio dirvi grazie per avermi fatto vedere oggetti bellissimi dove si nota la passione. E gli oggetti fatti con passione è come se parlassero e mandassero un messaggio al nostro cuore che ci fa subito tirare un sospiro dolce. Grazie a nome dei tanti pescatori che non ci sono più e che avevano le barche (non tutti) come dei figli e le curavano sempre.
Grazie per i tanti che con i gozzi hanno lavorato e portato avanti famiglie e grazie perché ci avete regalato una mostra particolare, colorata, piena di vita nascosta in quelle barche, piena di ore di lavoro fatte senza pensare che fosse un lavoro, perché il tempo che si dedica alle passioni è un tempo buono, che calma, rilassa e crea un mondo interiore pieno di tanto e tanto che poi nella realtà fa bastare tutto un poco di più…Sandra Malatesta
La mostra si può visitare tutti i giorni dal 28 aprile al primo maggio la mattina dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00”