Gaetano Di Meglio | Sembrava che tutto fosse finito il 30 dicembre del 2022 e che, finalmente, la questione CISI-EVI avesse preso una strada verso la normalizzazione. Macché, è peggio che andar di notte.
Per capire cosa è successo tra i sindaci, ex o nuovi che siano, e tra quelli che ancora ricoprono la carica a cavallo tra le nuove elezioni di Casamicciola e Forio, dobbiamo fare un salto nel passato e riavvolgere il nastro della storia dal 30 dicembre 2022.
E lo facciamo con le parole ufficiali diffuse proprio dall’EVI e dal suo liquidatore o amministratore delegato che sia, Alessandro Condurro che, tra l’altro, è dimissionario dall’inizio di questa estate 2023.
“Questa mattina (30 dicembre) – si legge nel comunicato stampa ufficiale diffuso all’epoca -, presso lo studio del notaio Francesco Regine a Torre Annunziata, si è tenuta un’assemblea straordinaria dell’Energia Verde Idrica spa, meglio conosciuta come EVI, azienda a totale partecipazione pubblica che gestisce acquedotti e fognature sulla maggiore delle isole partenopee.
All’assemblea era presente il socio di maggioranza, vale a dire il CISI (Consorzio Intercomunale Servizi Ischia), formato dai sei Comuni dell’isola d’Ischia, nella persona del nuovo presidente, dott.ssa Annamaria Scotto; era assente il socio di minoranza, cioè il Comune di Procida. Per il collegio sindacale (revisori dei conti) c’era la dott.ssa Ornella Renella. Si è dunque proceduto all’approvazione del primo punto all’ordine del giorno, la revoca dello stato di liquidazione in cui versa l’EVI spa. Si è quindi passati all’approvazione della modifica dello Statuto societario, così da consentire la nomina di un consiglio di amministrazione composto da sei membri, in rappresentanza di tutti i Comuni ischitani, oppure di un amministratore unico. E proprio quest’ultima opportunità è stata scelta, almeno per ora: infatti il socio CISI ha indicato, quale amministratore unico dell’EVI, l’attuale liquidatore uscente, cioè il dott. Alessandro Condurro, il quale resta quindi al suo posto, ma con compiti diversi.”
Un comunicato che annunciava la rivoluzione sia nella gestione dell’EVI, sia in quella del CISI ma dal quale, però, poi, è nato un grande mistero sul dopo.
Sull’albo pretorio del CISI Ischia l’ultima delibera pubblicata è la numero 17, quella che ufficializza la nomina del nuovo presidente del CISI, la dott.ssa Annamaria Scotto.
A fine 2022, il CISI era nel semestre di reggenza del Comune di Forio e quindi con Francesco Del Deo, presidente dell’assemblea e con Noemi Martino, segretaria del comune di Forio e anche Segretaria del CISI stesso. Il consorzio, infatti, non ha altri dipendenti se non la Signora Teresa.
Ma proviamo a capire cosa è successo prima di questo comunicato perché è lì che si sono rotte le giarrettelle.
Il 28 dicembre 2022, con la delibera numero 17 il CISI nomina Anna Maria Scotto nuovo presidente del CISI con questa composizione: Francesco Del Deo per lui stesso e con la delega del sindaco di Ischia e del sindaco di Lacco Ameno e con la presenza di Irene Iacono per Serrara Fontana e Raffaele Di Meglio per Barano, assente la commissaria Calcaterra per Casamicciola e con la presenza – si legge nella delibera pubblicata di Filippo Cuomo e Francesca Cassese per il collegio dei revisori del Cisi, di Alessandro Condurro nella qualità di liquidatore Evi e di Anna Maria Scotto, appunto, quale presidente CISI.
La delibera 17, però, determina sono la nomina della Scotto e null’altro. E qui si infittisce il mistero.
Secondo quanto abbiamo ricostruito, infatti, il Notaio Francesco Regine di Torre Annunziata ha svolto un’assemblea straordinaria dell’Evi in virtù di un’altra delibera dell’assemblea del CISI, il vero padrone delle due baracche, ovvero la numero 18. Ma questa delibera non esiste. O, almeno, non è mai stata pubblicata sull’albo pretorio del CISI e, di conseguenza, tutte le modifiche che la stessa delibera avrebbe dovuto produrre sono impossibili da realizzare. Quali? La più importante di tutte: la gestione del famoso debito tra CISI ed Evi di 3 milioni e 600 mila euro. Una modifica che ora sta mandando il tilt i due bilanci perché in quell’EVI è stata appuntata mentre in quella del CISI no. Quindi ci troviamo con l’EVI che ha azzerato questi 3.600.000 e con il CISI che, invece, li porta ancora in bilancio.
Ma che fine ha fatto la delibera numero 18? Come ha fatto il notaio Regine a prendere atto di quanto dichiarato da Condurro?
Anche in questo abbiam provato a ricostruire.
Il pallino è sempre nelle mani di Francesco Del Deo e Noemi Martino, presidente e segretario del CISI.
In questa famosa delibera numero 18, mai pubblicata, l’assemblea del CISI avrebbe dovuto dare mandato al presidente di approvare la trasformazione del credito verso l’EVI in una posta di patrimonio netto e di accettare la successiva deliberazione “di revoca, ai sensi dell’art. 2487 TER C.C., lo stato di liquidazione della società constato che è venuto meno la causa di scioglimento e prendendo atto che la revoca avrà effetto solo nei limiti e alle condizioni di cui all’art. 2487” così come si legge nella visura camerale della Società EVI Spa estratto dal Registro delle Imprese in data 22 settembre 2023 e dalla quale risulta amministratore unico Alessandro Condurro. Così come annunciato dal comunicato stampa di gennaio 2023.
E le altre indicazioni dell’assemblea del CISI? E qui viene il bello.
Il Notaio Regine di Castellammare approva la revoca della Liquidazione dell’EVI e completa l’assemblea straordinaria prendendo atto delle dichiarazioni del sindaco RENELLA Ornella che a nome del collegio sindacale dichiara quanto segue: “preso atto della volontà del socio di maggioranza di ripianare le perdite e ripristinare il capitale sociale, vista la relazione del liquidatore ed il piano strategico aziendale triennale, dichiara che non vi sono motivi ostativi alla revoca dello stato di liquidazione, restando inteso che alle operazioni sul capitale si procederà non appena sarà divenuta efficace la revoca della liquidazione”.
E, sempre il notaio Regine aggiunge: “Indi I’assemblea, all’unanimità e per alzata di mano, come il presidente accerta, dando atto che il voto espresso da SCOTTO Annamaria per conto del socio “CONSORZIO INTERCOMUNALE SERVIZI ISCHIA” in liquidazione è conforme a quanto stabilito dall’ente con delibere dei soci n. 17 e n. 18 assunte in data 28 dicembre 2022” delibera “di revocare, ai sensi dell’art. 2487 ter c.c., lo stato di liquidazione della società, constatando che è venuta meno la causa di scioglimento ¢ prendendo atto che la revoca avrà effetto solo nei limiti ed alle condizioni di cui all’art. 2487 ter, comma 2°, c.c.; di modificare le regole in tema di governance della società prevedendo la possibilità che la società venga amministrata da un Amministratore Unico o da Consiglio di Amministrazione composto da sei ad undici membri” , tra le altre cose, di “modificare, conseguentemente, l’art. 16 del vigente statuto nonché gli altri articoli dello statuto (15, 21, 23 ¢ 24) che fanno riferimento all’organo amministrativo esclusivamente in forma collegiale; detto statuto, nella nuova formulazione, previa lettura datane da me notaio al comparente, presente I’assemblea, che lo approva, si allega sub “A”” e, come ampiamente detto, di “di nominare, con effetto dal momento in cui la revoca della liquidazione sarà divenuta efficace, un nuovo Amministratore Unico nella persona di CONDURRO”
Ma la delibera numero 18 dove sta? Non c’è nessuno che lo sa… cantava un coccodrillo tanti anni fa.
E qui viene il bello. Secondo più ricostruzioni, sembra, che i sindaci radunati al comune di Forio abbiano affidato a Francesco Del Deo e alla segretaria Martino il compito di completare sul futuro dell’EVI in virtù della delega degli altri sindaci. Una pratica da sempre in atto al CISI che ha superato il vaglio di diversi notai e dei diversi segretari comunali che si sono avvicendati nella gestione del consorzio dei comuni dell’isola (un segretario diverso ogni sei mesi).
La mancanza di questa delibera 18, oggi, però, oltre ad essere stata oggetto di una dettaglia denuncia di Salvatore Costa (storico avversario del CISI) inviata a tutte le autorità in materia, è diventata motivo di scontro tra i sindaci, soprattutto dopo le recenti elezioni.
Con l’arrivo di Stani Verde e Giosi Ferrandino al tavolo della “bancarella dell’acqua” (perché il caso CISI-EVI è sempre di più una bancarella!) si sono complicati gli equilibri.
I nuovi sindaci dovrebbero confermare le scelte dei precedenti sindaci alla luce di troppe ombre e di troppe manovre che non sono chiare. Una su tutte, ed è chiaro, è la futura gestione dell’EVI.
Si continua con un amministratore unico o, invece, come annunciato da Condurro e come approvato dal Notaio, si procede con la nomina di un consiglio di amministrazione da sei a undici componenti? Siederanno tutti al tavolo dell’EVI o, invece, sarà uno solo a gestire la Spa che oggi è ostaggio di dipendenti che rimediano sonore mazzate dai giudici come nel caso di Perrella?
Nel frattempo, l’amministratore Condurro si è dimesso dallo scorso 1° giugno anche se resta in carica in prorogatio fino alla nomina del nuovo organo di governo di EVI Spa e manda messaggi e lettere ai comuni per essere sostituito.
La domanda che non trova ancora una risposta razionale, però, è la seguente. Perché Francesco Del Deo ha votato in assemblea la delibera 18 e poi non l’ha pubblicata? Qualcuno dice perché il Sindaco di Forio si sia “s”convinto della bontà del suo contenuto dopo averla approvata. Tuttavia, però, resta il dato che la delibera 18 presentata al Notaio Regine di Torre Annunziata ha già prodotto effetti ed è agli atti del pubblico ufficiale. Lunedì 25 è convocata la nuova assemblea dei soci del CISI. Ne vedremo delle belle?….