La situazione a Pozzuoli negli ultimi giorni si sta aggravando ulteriormente. Abbiamo registrato un nuovo innalzamento del suolo di 5 cm, un fenomeno che seguiamo da tempo e che ci mette di fronte a difficoltà operative quotidiane” ci ha detto il presidente di New Atec, Marco Galano. “Come autotrasportatori – continua Galano -, viviamo ormai da oltre due anni i disagi legati alle operazioni di imbarco e sbarco, e la recente decisione della compagnia di navigazione Caremar di vietare l’acquisto di biglietti per i bus turistici e i camper sulla tratta Pozzuoli-Ischia e viceversa non fa che acuire le criticità.Da tempo, anche il comparto del trasporto pesante sta affrontando problematiche con Caremar.
Alcuni comandanti hanno deciso arbitrariamente di negare l’imbarco ai mezzi pesanti, una scelta che, sebbene comprensibile dal punto di vista della sicurezza, sta mettendo in ginocchio il nostro settore. Purtroppo, la situazione attuale è talmente complessa che ciascun operatore di navigazione agisce secondo le proprie valutazioni, spesso senza una linea comune e chiara.
Il malcontento tra gli autotrasportatori è ormai palpabile. Da ieri, il direttivo di New Atec sta ricevendo numerose segnalazioni e richieste di organizzare una protesta, con un eventuale blocco delle attività. Tuttavia, riteniamo che, in questa fase delicata, una protesta di questo tipo potrebbe avere conseguenze disastrose. Il rischio concreto è quello di una chiusura definitiva del porto di Pozzuoli al traffico pesante, con un conseguente trasferimento obbligato di tutte le operazioni verso Napoli”.
“Questo scenario – continua Galano – porterebbe a un ulteriore aggravamento dei tempi e dei costi per il trasporto, penalizzando non solo noi autotrasportatori, ma anche l’intero tessuto economico locale.C’è, tuttavia, un barlume di speranza. Lo scorso mese, durante un incontro in Prefettura, abbiamo ricevuto dalla Regione Campania l’impegno per l’arrivo di due pontoni entro l’inizio di maggio. Questi dovrebbero consentire un miglioramento della situazione, sebbene temporaneo. Per questo motivo, il nostro direttivo ha deciso di riporre fiducia nelle istituzioni e di affrontare questi ultimi 45-50 giorni con senso di responsabilità, confidando che il problema possa essere risolto, possibilmente anche prima della scadenza promessa.
Il nostro appello, dunque, è chiaro: chiediamo che venga mantenuta la parola data e che le misure previste vengano attuate senza ulteriori ritardi. Noi autotrasportatori siamo pronti a collaborare, ma non possiamo permetterci di subire ancora a lungo questa situazione senza risposte concrete. Le istituzioni – conclude il presidente di New Atac – agire con tempestività per garantire la continuità del trasporto e la sostenibilità delle nostre attività.Rimaniamo vigili e determinati a difendere il nostro lavoro e il diritto alla mobilità delle merci e delle persone. Pozzuoli non può essere abbandonata a se stessa”.