mercoledì, Settembre 18, 2024

Trasporti impossibili. L’anno scolastico è appena iniziato e l’Eav Bus è già sotto accusa

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Gli orari delle linee scolastiche non combaciano con quelli di inizio e fine delle lezioni. Bus insufficienti e sovraffollati che spesso non si fermano. Pesanti disagi per gli studenti e le famiglie

L’anno scolastico è appena iniziato e già si registrano criticità e disservizi nei trasporti, relativamente alle linee scolastiche appositamente istituite dall’Eav. Che a quanto pare non assolvono al compito cui sarebbero deputate… Per la verità anche in linea generale nel corso dell’estate il servizio ha mostrato lacune e difficoltà a sopportare il “peso” dell’afflusso di turisti con bus strapieni e altre criticità.

Tornando alle linee scolastiche, sono numerose le segnalazioni di genitori che lamentano la carente organizzazioni in relazione agli orari di entrata ed uscita dalle scuole, come anche il numero insufficiente di bus, sovraffollati e che per tale motivo spesso lasciano a terra gli studenti “sfortunati”. Come conseguenza, gli studenti sono costretti ad arrivare in ritardo alle lezioni e spesso fanno ritorno a casa in orari incompatibili con le loro esigenze di vita e di studio. Problemi che si ripercuotono sull’intero nucleo familiare.

Una lettrice ad esempio riferisce: «Stamattina i miei figli erano dalle 7.10 sulla fermata del campo sportivo di Forio, ma sono riusciti a prendere il pullman solo alle 8.05 direzione Liceo arrivando quindi a scuola in ritardo. E questo perché alle 7.30 sono passati soltanto due bus strapieni e non si sono fermati. Ma è mai possibile che i ragazzi debbano fare ritardo a scuola già i primi giorni? Perché non vengono aggiunte altre corse già dall’inizio dell’anno scolastico?», si chiede giustamente questa mamma, chiedendo lumi a chi è più informato sui “misteri” dell’Eav o a chi è nella sua stessa situazione.

E sono in parecchi. Un’altra lettrice infatti racconta l’“odissea” della sua famiglia: «Il bus non passava, o magari recava la scritta “fuori servizio”. All’uscita dalla scuola a Panza mio figlio arrivava a casa dopo le 15. E così tante volte correvamo noi a prenderlo alle 14.30. A questo punto ho deciso di non rinnovare l’abbonamento e non gli ho nemmeno comprato i biglietti, perché sinceramente mi sono sentita presa in giro».

Le fa eco Luisa Iacono, le cui considerazioni evidenziano la disorganizzazione di questo servizio, che si ripropone puntualmente ad ogni inizio di anno scolastico: «E’ una storia antica. Quello che non si capisce è come mai un solo responsabile non riesca a far combaciare gli orari di entrata ed uscita degli istituti scolastici, per lo più concentrati a Ischia, con le corse preposte alle linee scolastiche». Già, come è possibile? E’ evidente che all’Eav dovranno rivedere qualcosa, altrimenti le proteste saliranno di tono.

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