mercoledì, Dicembre 25, 2024

Tributi a Forio, la carica dei 142. Enzo Rando contro tutti

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Ugo De Rosa | Il “fronte” della riscossione dei tributi nel comune di Forio si presenta in questo momento particolarmente caldo. Alla luce in particolare degli avvisi di accertamento Imu relativi alla esenzione per la prima casa per i quali l’Ente si è visto bocciare dalla sentenza della Corte Costituzionale.
Il Comune ovviamente continua imperterrito a notificare avvisi di accertamento per Imu e Tasi, di pagamento per la Tari, nonché le relative cartelle. Ebbene, come emerge dalla determina adottata dal dirigente del III Settore Finanziario Vincenzo Rando, responsabile di Ragioneria e Tributi, nel solo periodo da gennaio ad ottobre 2022 sono stati proposti dai contribuenti interessati ben 142 ricorsi alle Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado. Una vera pioggia di ricorsi in soli dieci mesi! all’ombra del Torrione si rischia seriamente di battere tutti i record in questa contrapposizione tra contribuenti e Comune.
Ma Rando non demorde e ha deciso di resistere in tutti e 142 casi «considerati non fondati tali ricorsi proposti e ritenuto necessario costituirsi in giudizio per difendere e far valere gli interessi dell’Ente contro gli stessi».

Almeno, salvo questioni particolarmente complesse, questa resistenza a oltranza per incassare i tributi ritenuti legittimi così come quantificati, non dovrebbe comportare ulteriori spese legali. Rando infatti, in virtù del suo ruolo di dirigente con competenza nella materia, ha già da tempo ricevuto dal sindaco la delega a rappresentare il Comune in questi giudizi «con ogni più ampio potere decisionale».

Dunque il Comune si costituirà in giudizio e a rappresentarlo potranno essere lo stesso Rando oppure Raffaele Cacciapuoti e Ciro Raia, «per resistere ai ricorsi di cui all’allegato elenco e per presentare gli eventuali appelli contro la sentenza di primo grado qualora la stessa risulti totalmente o parzialmente sfavorevole al Comune, nonché per definire la controversia attraverso eventuale conciliazione giudiziale ed extragiudiziale qualora sussista convenienza».
E’ ad ogni modo prevista la possibilità per Rando, «ove lo ritenesse opportuno, di farsi assistere da idonei professionisti».
Resta da verificare, caso per caso, alla fine chi la spunterà.

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