Gaetano Di Meglio | Le parole più gravi di questa vicenda sono quelle che si leggono alla fine della relazione dei Carabinieri di Ischia: “sempre riscontri positivi circa gli episodi di aggressione, di rissa la presenza di pregiudicati all’interno del locale, alcuni dei quali di elevata pericolosità sociali e anche contigui alla locale criminalità organizzata e di spicco della malavita in genere”.
E’ questo il passaggio più importante. Quello che ci deve far andare oltre i 15 giorni di chiusura del Blanco perché, purtroppo, questa misura (dura e che piega un’azienda che offre lavoro ad oltre 30 dipendenti e che piega le ginocchia ad un giovane imprenditore).
Tuttavia, però, a dare corpo alla sospensione della discoteca Blanco di Casamicciola Terme, ci sono le “note propulsive” dei Carabinieri della Compagnia di Ischia. In breve, infatti, le numerose le segnalazioni che hanno arricchito la proposta di applicazione dell’articolo 100 del TULPS al locale di Peppe Borsò che, in più occasioni, è stato teatro di eventi per i quali è stato necessario l’intervento dei Carabinieri. Il più recente – ma non quello decisivo – l’8 luglio scorso quando 7 persone, poi tutte identificate e denunciate dai militari ischitani, diedero vita ad una violenta rissa.
La nota della Questura di Napoli, poi, aggiunge e chiarisce.
“Il Questore di Napoli, su proposta della Compagnia Carabinieri di Ischia, ha disposto la sospensione per 15 giorni delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nonché di intrattenimenti danzanti e spettacoli di arte varia nei confronti di un locale di Casamicciola Terme. In particolare, la notte dello scorso 8 luglio, i militari erano intervenuti presso il locale a seguito della segnalazione di una rissa in atto tra alcuni avventori. Gli operatori, giunti sul posto, avevano identificato 7 giovani, 6 dei quali minorenni, ed accertato, grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, che gli stessi, poco prima, avevano preso parte ad una rissa, scoppiata per futili motivi, all’interno del locale e proseguita all’esterno dello stesso, riportando diverse ferite per essersi colpiti, altresì, con cocci di bottiglie. In quell’occasione i carabinieri avevano denunciato i sette ragazzi per rissa e lesioni personali aggravate. Inoltre, tra aprile del 2022 e aprile del 2023, sia all’interno che all’esterno del locale, sono stati registrati episodi di aggressioni, liti, disturbo della quiete pubblica e disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, mentre a maggio del 2023 il titolare era stato denunciato per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento poiché i militari della Stazione Carabinieri di Casamicciola Terme avevano accertato la presenza di clienti in sovrannumero rispetto alla capienza massima prevista. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”
I sei eventi che sono costati la chiusura al Blanco
Il procedimento è stato avviato a seguito delle note propulsive della Compagnia Carabinieri di Ischia nelle quali vengono riportate le seguenti circostanze fattuali.
01 il tentato omicidio verificatosi il 24.04.2022, allorquando il figlio di un noto pregiudicato del luogo accoltellò il deejay di quel locale per futili motivi. Nella circostanza, la Stazione CC di Casamicciola Terme (NA) sottopose a fermo di indiziato di delitto P.G. nato nel 2002, pregiudicato, poiché in concorso con il padre P.S. nato nel 1974, pregiudicato, nella circostanza denunciato in stato di libertà, all’interno della Discoteca “Blanco Club” di Casamicciola Terme (NA), dopo aver preteso un saluto al microfono dal “vocalist” D.O.G. nato nel 1993, intimidendolo con diverse minacce, lo aggredivano colpendolo con una coltellata al fianco sinistro e con pugni al volto. Per i fatti sopra descritti, il P.G. si trova tutt’oggi sottoposto agli arresti domiciliari nell’ambito del Proc. Pen. 11106/2022 R.G. pendente presso la Procura della Repubblica di Napoli.
02 In data 11.11.2022, militari della dipendente Aliquota Radiomobile intervenivano presso la discoteca “Blanco Club’ a seguito di segnalazione pervenuta alla dipendente Centrale Operativa di lite in atto tra d gestore della citata discoteca ed una persona che abita nei pressi della discoteca che lamentava musica ad alto volume;
03 In data 23.01.2023 alle ore 00:45 circa, presso la Centrale Operativa dei Carabinieri perveniva richiesta per disturbo alla quiete pubblica da parte del segnalante Sig. M.A., il quale rappresentava la presenza di musica ad alto volume presso la discoteca “Bianco Club’ di Casamicciola Terme (NA);
04 in data 07.04.2023 presso la Stazione CC di Casamicciola Tenne (NA), la Sig.ra P.C.L. sporgeva denuncia querela nei confronti dell’Amministratore Unico della discoteca “Bianco Club”, per il reato di cui all’art. 659 c.p. “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”, per la musica ad alto volume che non consente il regolare riposo notturno dei cittadini residenti nelle adiacenze della discoteca;
05 in data 07.05.2023, personale della Stazione CC di Casamicciola Terme, sottoponeva a controllo la discoteca “B/anco Club” accertando la presenza all’interno del locale di n. 171 avventori allorquando la capienza massima autorizzata e prevista per quel locale è di n 150 avventori, con rischi in materia di sicurezza, mentre era in corso evento di intrattenimento. Nella circostanza, il Borsò Giuseppe fu deferito alla locale A.G. per l’ipotesi di reato di cui all’art. 681 c.p. “Apertura abusiva di luoghi di pubblico e spettacolo o trattenimento” in relazione all’art. 80 del T.U.L.P.S., anche in considerazione del fatto che analogo controllo e provvedimento era già stato adottato in data 13.08.2017 allorquando, vennero identificati un numero maggiore di avventori rispetto a quanto autorizzato e previsto dalla licenza. Nell’occasione i militar dell’Arma procedettero al sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. della suddetta discoteca;
06 In data 8 luglio 2023, alle ore 05:00 circa, personale dell’Arma della Compagnia Carabinieri di Ischia, a seguito di segnalazione di rissa in atto, pervenuta alla Centrale Operativa, interveniva presso la suddetta discoteca ove, al proprio interno, era avveniva una rissa che vedeva coinvolti n. 7 soggetti tutti poi identificati e denunciati per il reato di cui all’art 588 c.p. Nello specifico, attraverso l’escussione di testimoni e l’analisi dei sistemi di video sorveglianza, interni ed esterni al locale, si accertava che la rissa, scaturita per futili motivi, aveva avuto il suo inizio all’interno del locale in esame e precisamente nei pressi del bagno, ove i contristanti si affrontavano brandendo cocci di bottiglia. La rissa, proseguiva poi all’esterno della discoteca, sulla pubblica via, fino all’intervento dei predetti militari, che provvedevano ad identificare i soggetti coinvolti, ad accompagnarli presso il locale nosocomio per le cure mediche del caso, e successivamente a denunciarli in stato di libertà per rissa e lesioni personali aggravate. Le persone coinvolte, sei delle quali minorenni, sono state identificate in: Z.L. nato nel 2004, risultato incensurato dalla consultazione della Banca dati Interforze, il quale riportava lesioni giudicate guaribili in 7 (sette) giorni di prognosi per “ferita delle dita della mano destra e sinistra senza menzione di complicazioni’’; C. A. nato nel 2006, con precedenti di polizia, che riportava lesioni giudicate guaribili in 7 (sette) giorni di prognosi per “contusione della spalla sx. Traumatismo della testa non specificato. Trauma carnico non commotivo, piccolo ematoma palpebra superiore sx”; D.C.F. nato nel 2005, incensurato, che riportava lesioni giudicate guaribili in 7 (sette) giorni di prognosi per “ferite multiple e non specificate dell’arto. Singola ferita della coscia sx”, B.C.P. nato nel 2005 con precedenti di polizia, il quale riportava lesioni giudicate guaribili in 10 (dieci) giorni di prognosi per “duplice flc regione scapolare destra, Presenza di schegge di vetro di colore verde”. D.L.R.J. nato nel 2007, incensurato, che riportava lesioni giudicate guaribili in 10 (dieci) giorni di prognosi per “ampia ferita da taglio regione toracica laterale sx, sulla linea ascellare posteriore, con interessamento muscolare e della fascia muscolare”, D.V. nato nel 2006, incensurato, che riportava lesioni giudicate guaribili in 3 (tre) giorni di prognosi per “tachicardia non specificata’’, C.P. nato nel 2007, incensurato, che non riportava lesioni. Tutti i soggetti coinvolti venivano bloccati mentre si allontanavano con evidenti ferite lacero contuse su gambe e braccia. Nella circostanza, si accertava altresì che Z.L. e C.A. si erano scagliati nei confronti degli altri minori utilizzando dei frammenti di vetro di bottiglia. L’intero gruppo di contristanti si rendeva protagonista di una violenta e brutale rissa generatasi all’interno della suddetta discoteca e protrattasi poi fuori sulla strada pubblica, cagionando così anche un rischio per la sicurezza e l’incolumità di terzi estranei ai fatti.
LE CONCLUSIONI AMARE DELLA QUESTURA
«Le vicende testé descritte rappresentano un grave nocumento non solo per la salute dei frequentator della discoteca ma anche per i cittadini, nonché all’ordine e alla sicurezza pubblica. Nel locale si sono verificati episodi plurimi di tumulti, caratterizzati dall’elemento della gravita, che fanno ritenere la discoteca fonte di grave pericolo ed allarme sociale, sorgente di rischio concreto. Da quanto sopra, ora appare evidente che il Blanco Club è spesso teatro di eventi di particolare gravita delittuosa. Sulla scorta delle circostanze fattuali sopra indicate, avendo le dato in ogni circostanza, sempre riscontri positivi circa gli episodi di aggressione, di rissa la presenza di pregiudicati all’interno del locale, alcuni dei quali di elevata pericolosità sociali e anche contigui alla locale criminalità organizzata e di spicco della malavita in genere, visto che il titolare nulla ha fatto per impedire tali frequentazioni e tutti gli altri episodi di rissa o tumulti, appare opportuno valutare l’adozione di un provvedimento di sospensione dell’autorizzazione, al fine di scongiurare il verificarsi di ulteriori gravi episodi, derivandone la necessita di assicurare la tutela preventiva di principi fondamentali, quali l’ordine pubblico, la moralità e il buon costume e la sicurezza dei cittadini, in un’ottica di difesa anticipata della società, tenendo conto anche del tessuto urbano divenuto, in questo periodo in particolare, un punto di frequentazione turistica internazionale, in cui il ripetersi di fatti pregiudizievoli per ordine e la sicurezza pubblica scaturiscono anche dallo stato di euforia degli avventori che, associate anche all’uso eccessivo di alcool, causano irreparabile risse con l’utilizzo di armi improprie»
IL PROVVEDIMENTO DELLA QUESTURA E’ DI ENORME GRAVITA’ E NON TIENE CONTO DELLE NUMEROSE PERSONE PER BENE CHE VORREBBERO TRASCORRERE QUALCHE ORA AD ASCOLTARE MUSICA EED A BALLARE. I NOSTRI GIOVANI ,ALMENO I MIEI NIPOTI, FREQUENTANO IL BLANCO CHE E’ RIMASTA UNICA SOLUZIONE PER IL LORO TEMPO LIBERO, E MAI HANNO PARTECIPATO A RISSE. IL COMPORTAMENTO CORRETTO E’ D’OBBLIGO ,MA SENZA L’AIUTO DELLE FORZE DELL’ORDINE CON CONTINUI CONTROLLI, PRENDONO IL SOPRAVVENTO QUEI POCHI “SOGGETTI” , SE VOGLIAMO, CHE FRA L’ALTRO SONO BEN NOTI AI CARABINIERI E POLIZIA. PIU’ CONTROLLI SENZA TOGLIERE AI NOSTRI GIOVANI MOMENTI DI SVAGO E DI SOCIALIZZAZIONE.
Direi anche colpa del Blanco che vuole fare la parte del locale “anticonformista” dei giovani. Se apri un locale a l’una di notte non puoi certo pretendere che vengano dei ragazzini a giocare a scopone e bevano la Coca Cola. Perché non hanno mai voluto aprire alle 20:00 e chiedere a mezzanotte? Se andavi nel far West American 150 anni fa non era certo per trovarci chiese e luoghi di preghiera.
Ma chiudeteli definitivamente e buttate le chiavi