martedì, Dicembre 24, 2024

Trovate Mariateresa! Il dolce appello delle amiche

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Angelica e Mara sono due amiche di Maria Teresa Arcamone, l’ultima dispersa di questa atroce frana. Il suo corpo è intrappolato nel fango assassino dell’Epomeo e i soccorritori sono alla sua ricerca, zolla dopo zolla. A distanza di una settimana, però, il dolore e la rabbia del “non sapere” è un aggiunta di dolore che non vorremmo provare e che non provare

La lettera

“Chi è Mariateresa Arcamone? Per giorni è stata semplicemente “una ragazza di 31 anni”, senza nome, senza storia. Si è detto tanto su di lei in questi ultimi giorni, soprattutto si sono dette molte inesattezze. Non è scontato dire che Mariateresa Arcamone è una ragazza dal cuore grande. È generosa e altruista. La sua smania di aiutare l’ha sempre portata a ficcarsi nei guai, eppure dinanzi alla necessità altrui non si è mai tirata indietro. La sua bontà l’ha sempre preceduta. Nessuno potrebbe mai negarlo o dire di lei una parola negativa perché tutto ciò che la riguarda è luce. Lo è ad esempio la sua voglia di vivere.

La sua voglia di viaggiare e conoscere. La sua voglia di amare. Dinanzi all’amore non si è mai risparmiata. Amore per il suo cane Byron, che ama quasi come un figlio, amore per gli amici che non hai mai abbandonato, amore per Salvatore per cui sarebbe andata in capo al mondo. Ad ognuno di noi ha dato qualcosa di incommensurabile. Siamo cresciute con lei e con lei abbiamo potuto godere di risate irrefrenabili, della generosità dei suoi gesti, dell’affetto che non ha mai mancato di dimostrare. Potremmo raccontare tante e tante storie, aneddoti del nostro tempo assieme. Non abbiamo un solo ricordo che non sia condiviso con lei, ricordi che sono state delle vere e proprie avventure per le adolescenti che siamo state, ma anche per le donne che siamo diventate. Ci sono cose che senza di lei non avremmo mai fatto, perchè il suo entusiasmo ci ha sempre dato la spinta di provare, di gettarci nelle cose senza starci a pensare troppo.

Quello che stiamo vivendo non è solo un dramma condiviso, ma un vero e proprio incubo che non avremmo mai potuto immaginare. A franare non è stata solo la montagna, ma anche la nostra realtà, ora frammentata e vuota. La lava di detriti e fango ha sradicato e portato via la parete di una casa che ora si mantiene a stento. Sono giorni che ci aspettiamo di vederla arrivare, sebbene in ritardo come era solita fare, ma ad arrivare è solo la sera, senza sue notizie ed eccoci sbattute ancora alla dura realtà. E ad ogni calar del sole è sempre peggio, fa sempre più male. Vogliamo solo che torni a casa il prima possibile, anche a costo di andare a riprenderla noi.

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