domenica, Settembre 15, 2024

Truffa all’anziana di Barano, il Cap. Tiziano Laganà: “Bene l’arresto, ma cerchiamo i complici”

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Il Capitano Tiziano Laganà commenta l’arresto dei due ladri della nonna di Buonopane e aggiunge: “Siamo riusciti ad arrestare chi ha effettivamente perpetrato la truffa prelevando i fondi; siamo consapevoli, tuttavia, che c'è di più. Esiste una rete con delle basi sicuramente sulla terraferma, ma che probabilmente ha anche supporti sulla nostra isola, e su questo dobbiamo naturalmente concentrare i nostri sforzi”

I Carabinieri della Compagnia di Ischia hanno arrestato Ivan Vettolieri e Bruno Ciannoccoli, rispettivamente di 23 e 20 anni, per rapina impropria, lesioni personali e truffa in concorso. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine. A Barano d’Ischia, nella frazione di Buonopane, una donna di 85 anni è vittima di una truffa messa in atto da un falso carabiniere che le riferisce di aver arrestato il nipote per aver investito una persona. L’anziana viene convinta a consegnare tutti i suoi beni, tra cui gioielli e orologi per un valore complessivo di 40mila euro, oltre a 30mila euro in contanti, per salvare il nipote. Tuttavia, l’inganno viene svelato quando entra in casa proprio il nipote, che secondo i truffatori era stato arrestato. Ne nasce una colluttazione: uno dei due truffatori aggredisce l’uomo con pugni e fugge verso il complice che lo attendeva fuori dall’abitazione.

Scatta subito la chiamata al 112 e i Carabinieri iniziano a cercare i truffatori tra i comuni di Barano e Casamicciola. Grazie a descrizioni dettagliate e all’uso delle telecamere di sorveglianza, i militari riescono a individuare e fermare i due: Vettolieri viene intercettato su un autobus diretto verso Casamicciola Terme, mentre Ciannoccoli viene bloccato nei pressi del porto commerciale mentre tentava di imbarcarsi per la terraferma, in sella a uno scooter preso a noleggio. Parte della refurtiva viene recuperata, anche se il denaro rimane irreperibile. Gioielli e orologi vengono ritrovati nello zaino di uno dei due e riconsegnati alla legittima proprietaria. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere in attesa di giudizio e verranno proposti per il foglio di via obbligatorio dai comuni dell’isola d’Ischia. Le indagini continuano per identificare eventuali complici.

L’INTERVISTA

Con il capitano della Compagnia Carabinieri di Ischia, Tiziano Laganà, per commentare un’iniziativa portata brillantemente a termine dagli uomini della Compagnia che hanno arrestato due truffatori protagonisti di una truffa agli anziani. Per quanto è possibile e per quanto abbiamo letto nel comunicato, vi chiediamo quali sono state le attività di indagine e cosa fare contro questo fenomeno odioso.
Sì, purtroppo si ripete un fenomeno spiacevole ogni anno, soprattutto durante l’estate. Come abbiamo già discusso in passato, è una questione particolarmente irritante perché colpisce soprattutto le persone più vulnerabili della nostra comunità. Però, quest’anno, grazie alle attività di sensibilizzazione e informazione, anche con l’aiuto dei media, il fenomeno è diminuito rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, rimane un problema che si manifesta ciclicamente.

Nella giornata di giovedì, un’anziana signora ottantacinquenne del Comune di Barano è stata contattata da una persona che si spacciava per carabiniere. Con il consueto stratagemma che il nipote aveva avuto un incidente stradale, l’uomo la persuadeva a consegnare denaro, gioielli e altri oggetti di valore trovati in casa per risolvere la situazione del nipote. La donna ha acconsentito alla richiesta del truffatore, il quale si è poi recato presso la sua abitazione. Tuttavia, il vero nipote della signora è arrivato appena in tempo, rendendo palese che qualcosa non andava.
Ne è scaturita una colluttazione tra i due quando ha cercato di fermarlo e bloccarlo. Tuttavia, il truffatore è riuscito a divincolarsi e, accortosi della truffa, il nipote ha contattato il 112. Da qui è partita la collaborazione dei vari reparti della compagnia di Ischia: la centrale operativa ha ricevuto la chiamata e ha immediatamente compreso l’importanza degli oggetti consegnati dalla signora truffata.

Grazie alla collaborazione del personale, in particolare del Nucleo Radiomobile, è stato possibile individuare i due truffatori. Questo risultato è stato ottenuto analizzando le riprese delle telecamere di videosorveglianza presenti sul luogo della truffa e sfruttando l’intuito e l’esperienza del personale, che da anni si occupa di proteggere la nostra comunità sotto tutti i punti di vista. Con grande efficienza, sono riusciti a individuare rapidamente i due truffatori: uno che viaggiava su un autobus di linea diretto al porto di Casamicciola per cercare di passare inosservato, e l’altro che era su uno scooter a noleggio nelle vicinanze dello stesso porto. Entrambi stavano ovviamente tentando di fuggire. Presumiamo che ci siano stati altri complici, su cui stiamo investigando tramite l’analisi dei sistemi di videosorveglianza. Abbiamo evidenze che questi individui potrebbero essersi incontrati con altre persone, quindi le indagini continuano. Per questo è essenziale mantenere alta l’attenzione. La vigilanza deve essere costante e possiamo garantirla discutendone tra noi, con le nostre famiglie, amici e i media. Trattare la tematica è fondamentale, non solo per il valore economico spesso consistente degli oggetti sottratti, che possono rappresentare i risparmi di una vita, ma anche per il legame affettivo associato a gioielli o orologi, che spesso sono ricordi di familiari defunti. Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato non solo perché siamo riusciti a portare alla giustizia due truffatori, ma anche perché abbiamo restituito dei gioielli che la signora considerava preziosi sia per il loro valore economico che emotivo. Continuiamo quindi a parlarne quotidianamente con amici, conoscenti e familiari. In caso di telefonate sospette da parte di presunti carabinieri o avvocati, dobbiamo sempre essere vigili”

Aggiungiamo che i carabinieri non chiamano a casa.
“Esatto, noi non chiamiamo mai al telefono ma ci presentiamo sempre di persona, solitamente in divisa, il che elimina ogni dubbio sull’appartenenza all’Arma dei Carabinieri. In ogni caso, se si riceve una telefonata da qualcuno che si dichiara carabiniere o appartenente alle forze dell’ordine, oppure, come è successo lo scorso anno, da un presunto fattorino che afferma di dover consegnare un pacco per un tuo parente e richiede del denaro, è fondamentale chiamare il 112 per conferma. Questo è il consiglio generale da seguire quando si hanno dubbi. Se si ricevono telefonate da chiunque, indipendentemente da chi dicono di essere, che chiedono somme di denaro, è importante riattaccare immediatamente e chiamare il 112. Come ho detto in precedenza, la sensibilizzazione della comunità isolana è sicuramente migliorata sia a Ischia che a Procida. Durante la scorsa stagione estiva, abbiamo ricevuto più chiamate prima che la truffa fosse consumata, ossia quando la potenziale vittima se ne accorgeva per tempo e ci avvisava. Pertanto, ribadiamo: in caso di una telefonata sospetta con richiesta di denaro, riattaccare e chiamare il 112 affinché possiamo intervenire”.

In merito a questo episodio di cui abbiamo letto, è stato recuperato del bottino, costituito da oggetti in oro. Tuttavia, si parlava anche di una somma considerevole in contanti, se non sbaglio, intorno ai 30.000€. Forse sarebbe prudente evitare di conservare cifre simili. La domanda che volevo porle è: non sembra strano che un truffatore proveniente da Napoli possa arrivare nella frazione di Buonopane, che è piuttosto lontana, e sapere che in quella casa c’è una tale quantità di denaro? Evidentemente le indagini ci potranno aiutare. Quali sono i meccanismi che stanno dietro a questo fenomeno?
“Senza dubbio, come accennavo in precedenza, le indagini continuano e non si fermano qui. Ieri siamo riusciti ad arrestare chi ha effettivamente perpetrato la truffa prelevando i fondi; siamo consapevoli, tuttavia, che c’è di più. Esiste una rete con delle basi sicuramente sulla terraferma, ma che probabilmente ha anche supporti sulla nostra isola, e su questo dobbiamo naturalmente concentrare i nostri sforzi”.

Con questa opportunità, mentre l’estate volge al termine, possiamo fare un bilancio di una stagione estiva piuttosto tranquilla. Nonostante ciò, c’è stata una notevole attività da parte dei Carabinieri, anche durante Ferragosto. Abbiamo notato anche la visita del generale La Cava, che ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto.
“Quella che abbiamo vissuto è stata un’estate notevole, frutto di un lavoro pianificato nel tempo. Come ribadiamo sempre, siamo presenti tutto l’anno, il 14 gennaio per noi è come il 14 agosto. È ovvio che in estate la presenza turistica aumenta significativamente, portando a una maggiore affluenza. Tuttavia, sul fronte della sicurezza, l’estate è stata positiva sia dal punto di vista preventivo che repressivo. Quest’anno, ma anche dall’anno scorso, i controlli sul territorio delle nostre isole, Ischia e Procida, sono aumentati notevolmente dal punto di vista statistico. Contestualmente, c’è stata una riduzione dei reati commessi, un dato significativo che indica come l’incremento dei controlli contribuisca alla diminuzione dei crimini. Questo segnala che stiamo procedendo nella giusta direzione: maggiori controlli portano a meno reati. Certamente, azzerare completamente i reati è impossibile, ma una maggiore presenza sul territorio accresce la percezione di sicurezza. La nostra visibilità è costante, dalle aree della movida alle principali arterie stradali, dove sono aumentate anche le contravvenzioni al Codice della strada, sempre con l’obiettivo di prevenire incidenti, anche mortali. Analogamente, i controlli in mare presso gli ormeggi e i porti commerciali sono stati intensificati. Pertanto, il bilancio è sicuramente positivo, e dobbiamo continuare su questa strada”.

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