[intro]La droga era stata rinvenuta dai carabinieri in un luogo accessibile a chiunque, in prossimità della strada[/intro]Il giudice dell’udienza preliminare Marcopido ha assolto “’o lione”, il tunisino Mohomoud Essid, dall’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente. Per un episodio accaduto nel comune di Barano lo scorso novembre e portato a compimento da carabinieri della locale Stazione. Con il rito abbreviato, è stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l’assoluzione. Con il particolare che il suo stesso ufficio di Procura ne aveva chiesto il rinvio a giudizio. Da una valutazione attenta degli atti è emerso in modo inconfutabile che la sostanza rinvenuta dai carabinieri (70 grammi di hashish e 6,5 grammi di cocaina) si trovava in prossimità della strada pubblica e a confine del giardino dove Essid viveva. Tant’è vero che il gip, dopo aver convalidato e concesso gli arresti domiciliari, nel rivalutare la vicenda, anche grazie all’attività investigativa della difesa, ribaltava completamente la sua decisione rimettendo in libertà l’indagato, sostenendo che non sussistevano i gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di spaccio di stupefacenti.
Per l’extracomunitario, che da molti anni vive stabilmente nel comune di Barano, non era il primo incidente giudiziario. Nel 2009 finanche fu colpito da provvedimento cautelare del gip con l’accusa di lesioni, porto d’arma in luogo pubblico e violazione di domicilio. Anche per quella storia venne assolto dal tribunale.
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