Ida Trofa | Al via la procedura di gara per l’affidamento delle miracolose sorgenti dei “Bagni” a Casamicciola Terme. Le fonti del Gurgitello tornano sul mercato. Un affare da quasi un milione di euro che dovrà chiudersi in fretta. Dopo l’avvio delle procedure da parte della regione Campania, meno di una settimana fa, è tutto pronto per finalizzare l’iter. Adesioni e apertura delle buste previste tra fine ottobre ed inizio novembre. Le congetture sui fortunati sfruttatori del rinomato giacimento si sprecano. Ex sindaci, palazzinari dell’ultim’ora. Soggetti impegnati da decenni nelle speculazioni immobiliari (specie in quel di Casamicciola Terme) tra hotel dismessi e acquisti a basso costo post strozzinaggio di imprenditori in difficoltà. Tra Piazzetta Nizzola, i Bagni e La Rita ne sono piene le cronache locali.
Al momento tutti gli indizi portano, infatti, verso i nuovi acquirenti di una struttura alberghiera del posto (tra i Bagni e l’Ancora) sulle quali svettano le antenne di telefonia mobile è wi-fi, sprovviste di concessioni per lo sfruttamento delle acque termali, ma fruitrice abusiva delel fonti Gurgitello. C’è una condotta sotterranea, abusiva, facilmente individuabile, da cui venivano emunte, senza titolo, proprio le acque fino ad oggi in concessione al Pio Monte. Ma questa è la triste storia di un paese da rifidare, abusato e martoriato specie da quanti il volga riteneva i “bravi ragazzi”. Dal Porto, alle sorgenti termali, passando per le risorse energetiche e le comunicazioni, per non dimenticare le imprese la storia di Casamicciola è costellata dal loro nefasto passaggio. Le loro squallide manine ovunque.
In ogni caso, la svendita delle preziose risorse cittadine è iniziata. Sarà consentito lo sfruttamento anche sotto e usando le attrezzature di proletari privati! Gli atti di Palazzo Santa Lucia parlano chiaro. Il Decreto Dirigenziale n. 703 del 23 settembre 2022 del Dipartimento 60 – Uffici Speciali Direzione Generale 6 – Grandi Opere è lapalissiano.
Via all’affidamento
L’ingegner Sergio Negro ha dato seguito alla indizione della proc. n. 3501/AP/2022 per affidamento, per la durata di quindici anni, della concessione di coltivazione ai fini dello sfruttamento del giacimento delle acque termali denominate “Bagni”, ricadenti nel Comune di Casamicciola Terme.
La direzione generale per lo sviluppo economico e le attività produttive lo scorso 16 settembre aveva incaricato l’ufficio speciali grandi opere dello svolgimento di una procedura di gara aperta finalizzata all’affidamento, per la durata di 15 anni, della concessione di coltivazione ai fini dello sfruttamento del giacimento delle acque termali denominati “Bagni“, ricadenti nel Comune di Casamicciola Terme, con una estensione di ha 00.24. 50, valore della concessione euro 990.000 al netto di Iva con aggiudicazione a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Responsabile Unico del Procedimento la dott.ssa Raffaella Farina.
L’offerta economicamente più vantaggiosa
La procedura di gara è stata un detta con specifici termini e scadenza e responsabile della procedura di gara è stata dott.ssa Anna Belfiore, funzionario in servizio presso lo Staff dell’Ufficio speciale grandi opere “centrale Acquisti è Ufficio Gare-Procedure di Appalto PNRR” . Il decreto di indizione della gara a firma dell’Ing.Sergio Negro, parla di un appalto non suddiviso in lotti. la concessione sarà aggiudicata in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo.all’assegnatario della concessione sarà conferito il diritto di coltivare, le acque termali; nonché di utilizzarle per tutti gli usi previsti dalla legge, salvo l’onere di acquisire tutti i pareri, atti, nullaosta, nonché specifiche autorizzazioni in materia sanitaria, ambientale, di difesa del suolo e del balistica, richieste per il legittimo esercizio dell’attività di utilizzo. La durata del contratto di appalto è stata indicata in 180 mesi con appalto non oggetto di rinnovo.non sono autorizzate varianti. La durata della concessione è ridotta, in deroga a quanto stabilito nel capitolato, nel caso in cui si verifichi una limitata sostenibilità qualitativa e quantitativa della risorsa, sulla base di quanto evidenziato dal piano regionale di settore delle acque minerali, naturali e termali, in corso di approvazione ai sensi di quanto disposto con decreto di Giunta Regionale della Campania – Ufficio numero 633 del 15 novembre 2016.
Deadline al 31 ottobre. Offerte valutate il 3 novembre
La deadline è a fine ottobre. Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione è stata fissata al 31 ottobre 2022 alle ore 13,00.
Le offerte saranno aperte il 3 novembre 2022 alle ore 10,00 presso la sala gare dell’Ufficio Speciale Grandi Opere della Giunta Regionale della Campania. Stando agli atti regionali, avverso è procedure è ammesso ricorso al TAR ed il foro competente è quello napoletano. La documentazione di gara, necessaria per formulare l’offerta, è disponibile sul “Portale Gare” al quale si ha accesso tramite l’home page del sito istituzionale della Regione Campania (www.regione.campania.it – link “Bandi e Gare”). Eventuali richieste di chiarimenti (FAQ) dovranno pervenire esclusivamente attraverso il Portale Gare, nella sezione dedicata alla presente procedura di gara, previa registrazione. chiarimenti potranno essere richiesti entro e non oltre 10 giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Le risposte verranno fornite fino a 6 giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte, ex art. 74, comma 4 del Codice, e saranno accessibili nella sezione “Chiarimenti”. Non è ammessa altra modalità per la richiesta di chiarimenti.
La concessione
La concessione di 24.500.000 mq utilizzabile per 10 ore al giorno tra cunicoli e sotto vecchie strutture dismesse e a rischio crollo. Da stabilire lo stato di conservazione e le nuove analisi del bacino
Come abbiamo già avuto modo di riportare attraverso le pagine del nostro quotidiano la Concessione ha ad oggetto lo sfruttamento del giacimento di acque termali da denominarsi “Bagni” e l’utilizzo delle pertinenze relative all’estrazione dal giacimento poste all’interno dell’area di concessione. L’area della concessione con le relative pertinenze minerarie ha un’estensione 24.500.000 mq ed ricadente nel territorio del comune di Casamicciola Terme , al foglio n. 8, particella n. 295, 413 e 374 con portata di esercizio 4 l/s che scaturiscono da una sorgente naturale attraverso un bottino di presa costituito da più vasche tra loro comunicanti a mezzo di cunicoli e quindi utilizzabili per circa 10 ore al giorno a seconda delle necessità dell’attività.
L’attuale perimetrazione dell’area di concessione potrà essere rideterminata a seguito di adeguata motivazione, incluse le opportune valutazioni idrogeologiche.
Le menzionate acque minerali termali sgorgano naturalmente dalla fonte del Gurgitello, posta all’interno di una struttura termale attualmente inagibile.
Stante l’impossibilità di accedere all’edificio termale per l’effettuazione del campionamento, successivamente alla messa in sicurezza dell’edificio e nelle more del rilascio della concessione, sarà onere del soggetto aggiudicatario eseguire le analisi chimico fisiche e microbiologiche aggiornate delle acque della sorgente e comunicarle alla Regione Campania.Il tutto in merito al vecchio riconoscimento rilasciato dal Ministero della salute per l’acqua minerale ad uso termale sgorgante all’interno della concessione denominata “BAGNI”, sita in Casamicciola Terme (NA), l’Alto Commissario per la provincia di Napoli, previo nulla osta del Ministero dell’Interno – Direzione Generale della Sanità Pubblica, sentito il parere favorevole del Consiglio superiore della Sanità, autorizzava con decreto n. 57228 del 26/09/1929, la gestione dello stabilimento termale nel Comune di Casamicciola con la limitazione dell’uso ai bagni, fanghi e stufe, ai sensi del R.D. n. 1924 del 28.09.1919.
Qualora dal campione prelevato emerga la carenza dei parametri e delle caratteristiche attestanti le proprietà terapeutiche dell’acqua termale, non sarà possibile procedere al rilascio della Concessione.
l’affidamento nel dettaglio
La risorsa
La risorsa da assegnare in concessione evidenzia, sulla base delle analisi chimico-fisiche effettuate al momento del primo rilascio della concessione, i seguenti parametri e caratteri alla sorgente: Temperatura: 68 °C; Anidride carbonica libera alla sorgente CO2: 19.8 mg/l; Conducibilità Elettrica: 4232 μS/cm; Residuo fisso (180°): 3.0192 g/l; Caratteristiche delle acque: solfato clorurato alcaline
VALORE DELLA CONCESSIONE
Il valore della Concessione per tutta la durata quindicennale del contratto è stimato in € 990.000,00.
IMPORTO A BASE D’ASTA
L’importo annuo a base d’asta della presente Concessione è pari ad € 750,00, ovvero al canone annuo base, di cui al paragrafo 11.2 del presente Disciplinare, calcolato per l’intera durata della Concessione. Su tale importo potranno essere formulate offerte al rialzo.
DURATA DELLA CONCESSIONE, RINNOVI
La durata dell’appalto è di 15 anni, decorrenti dalla data di sottoscrizione della Convenzione di Concessione.Alla scadenza, il rapporto concessorio non sarà automaticamente rinnovato in quanto, dovendosi rispettare i canoni di imparzialità, trasparenza e concorrenza, come dettati dall’ordinamento comunitario oltre che interno, si provvederà ad apposita procedura ad evidenza pubblica per l’aggiudicazione della concessione. La durata del contratto in corso di esecuzione potrà essere modificata per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione del nuovo contraente
PROCEDURA APERTA
La gara verrà esperita mediante procedura aperta, ai sensi dell’art. 60 del Codice, e sarà aggiudicato con le modalità previste, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La concessione sarà aggiudicata al concorrente che avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, determinata con i criteri di aggiudicazione riportati nell’articolo seguente. Si potrà dare luogo all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, se ritenuta congrua e vantaggiosa per la S.A., purché migliorativa delle condizioni poste a base di gara.
E’ facoltà della S.A. di non procedere all’aggiudicazione nel caso in cui nessuna delle offerte presentate venga ritenuta idonea o congrua.
La S.A. si riserva, a suo insindacabile giudizio, di sospendere o revocare in qualsiasi momento la presente procedura.
REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
I richiedenti dovranno possedere l’iscrizione nel registro tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura oppure nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato per attività coerenti con quelle oggetto della presente procedura di gara.
I richiedenti dovranno dimostrare di avere una capacità finanziaria ed economica adeguata al programma di utilizzo della risorsa mineraria e alle eventuali opere di tutela e di recupero ambientale, nonché a garantire le condizioni di sicurezza, provata mediante una o più referenze economiche, banche, fondi, dichiarazioni sui fatturati.
Ove le informazioni sui fatturati non siano disponibili, per le imprese che abbiano iniziato l’attività da meno di tre anni, i requisiti di fatturato devono essere rapportati al periodo di attività. È’ consentito l’AVVALIMENTO.
ONERI CONCESSORI. DIRITTO PROPORZIONALE
A fronte del diritto di sfruttamento del bene, il titolare è tenuto al pagamento di diritti proporzionali annui anticipati rapportati all’estensione dell’area impegnata, per le causali e nei tempi stabiliti, rubricato “Diritti proporzionali e contributi”. Tali diritti sono così determinati: euro 41,04 per ettaro o frazione di esso per le aree oggetto di concessione. Gli importi dei diritti proporzionali annui così determinati non possono comunque essere inferiori a euro 2.000,00 e sono corrisposti alla Regione, la prima volta, all’atto del rilascio del provvedimento, in misura proporzionale ai mesi residui dell’anno e successivamente, in misura integrale, entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. Il titolare della concessione è tenuto, altresì, a corrispondere un contributo annuo. Il contributo è corrisposto, entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, alla Regione Campania e al comune ove è ubicato il punto di eduzione.
il contributo annuo, tenuto conto delle finalità socio- sanitarie delle utilizzazioni e della opportunità di valorizzare ed incentivare il ricorso alle prestazioni termali, è così determinato: euro 750,00 per le aziende termali con fatturato annuo fino a euro 200.000,00 riferito esclusivamente alle prestazioni termali erogate; euro 1.500,00 per le aziende termali con fatturato annuo riferito esclusivamente alle prestazioni termali erogate da euro 200.000,01 fino a euro 800.000,00; euro 3.000,00 per le aziende termali con fatturato annuo riferito esclusivamente alle prestazioni termali erogate da euro 800.000,01 fino a euro 2.400.000,00; euro 6.000,00 per le aziende termali con fatturato annuo riferito esclusivamente alle prestazioni termali erogate da euro 2.400.000,01 fino a euro 6.000.000,00; euro 12.000,00 per le aziende termali con fatturato annuo riferito esclusivamente alle prestazioni termali erogate da euro 6.000.000,01 fino a euro 12.000.000,00; euro 24.000,00 per le aziende termali con fatturato annuo riferito esclusivamente alle prestazioni termali erogate superiore a euro 12.000.000,00.
Il contributo come determinato costituisce la base per le offerte al rialzo da presentare nella gara per la concessione del diritto di sfruttamento delle acque termali. Le maggiori somme dovute quale rialzo della base d’asta di cui al periodo precedente sono corrisposte alla Regione Campania.
ACQUISIZIONE PARERI PREORDINATI ALL’AGGIUDICAZIONE E AL RILASCIO DELLA CONCESSIONE. TRA PAUR E COMUNE
Il Concessionario sarà tenuto ad attuare il progetto ed il piano proposto in sede di offerta e ad adempiere altresì agli obblighi previsti dalla legge. Conclusa la fase valutativa, la stipula della concessione è subordinata, alla positiva conclusione del relativo procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale o di valutazione di incidenza, ove dovuti, per quanto previsto dalle disposizioni nazionali e regionali vigenti in materia e a conclusione dell’istruttoria. La mancata attivazione del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale e di valutazione di incidenza, ove dovuto, da parte dell’aggiudicatario, con la presentazione della istanza corredata della necessaria documentazione al competente Ufficio regionale entro 90 giorni dalla comunicazione della proposta di aggiudicazione, comporta la decadenza della stessa concessione aggiudicata.
Attualmente la V.I.A. è un endo-procedimento ad istanza di parte per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR).
A seguito della “Proposta di Aggiudicazione”, l’Operatore economico
a pena di decadenza – entro 90 giorni dalla trasmissione via PEC del suddetto provvedimento, ha l’obbligo di presentare istanza all’Autorità competente per il per il rilascio del PAUR
Qualora il PAUR sia a esito negativo nei confronti del Proponente, si procederà alla revoca della “Proposta di aggiudicazione”, riservandosi di procedere ad una nuova proposta di aggiudicazione, se ed in quanto ritenuto conveniente, secondo l’ordine della graduatoria, qualora vi sia più di un partecipante alla procedura di gara.
Successivamente, verificati tutti requisiti di Legge e le autodichiarazioni rese, si procederà alla stipula tra l’Aggiudicatario e l’Autorità concedente, della Convenzione di rilascio della Concessione” che costituisce titolo per la coltivazione del giacimento.
AUTORIZZAZIONE PER LE UTILIZZAZIONI RILASCIATE DAL COMUNE
L’autorizzazione all’utilizzazione delle acque termali è rilasciata dall’autorità comunale, quale autorità sanitaria locale, previo parere della azienda sanitaria locale.
Il rilascio delle autorizzazioni per l’utilizzazione delle acque termali è subordinato alla verifica, dell’esistenza dei seguenti titoli, condizioni ed atti: concessione mineraria o subconcessione o altro titolo equipollente; provvedimento di riconoscimento delle acque così come previsto dalla normativa vigente; dimostrazione del possesso, da parte del richiedente, dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi definiti dalla norma.