mercoledì, Dicembre 25, 2024

Ugl Ischia: “Vogliamo vederci chiaro sulla politica dei trasferimenti di Eav”

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È quanto mai duro e diretto il comunicato diffuso dalla sigla sindacale UGL di Ischia riguardo la politica dei traferimenti applicata dall’Eav.

“La scrivente O.S. – scrive l’UGL Ischia – denuncia l’arrogante ed insolita procedura di attuazione dei trasferimenti degli Addetti all’Esercizio da parte dell’Azienda Eav, che ha sottoscritto con la convivente complicità delle altre strutture sindacali. Da tempo, ormai, l’Azienda applica due pesi e due misure a seconda del “peso” politico-sindacale dei soggetti interessati da eventuali trasferimenti. Una conferma di atteggiamento tipico di applicazione di principi diversi per situazioni simili. La stessa Dirigenza non ha preso in esame l’atto di sfiducia della maggioranza dei lavoratori coinvolti nella qualifica per la questione trasferimenti agli stessi sindacati che, in virtù della normativa vigente lex 148/31, chiedevano l’applicazione del criterio d’anzianità. Nota che questa O.S. ha sottoscritto nel verbale di riferimento ed al quale né i rappresentanti sindacali di Cisl, Uil, Faisa Cisal e Faisa Confail (pur essendo scaduto il mandato di rappresentanza) né i rappresentanti aziendali hanno firmato, destinandolo in una nota a margine dello stesso, spesso neanche allegata con procedure legate a principi totalitaristici.
Tale atteggiamento manifesta la dispotica gestione aziendale che contrasta le regole in vigore con il placet di alcune Organizzazioni Sindacali. La stessa 148/31 è impiegata a macchia di leopardo e non trova regolarità di applicazione. Non è chiaro perché debbano essere coinvolti nei trasferimenti tutti i lavoratori con qualifica di A.E. e non solo coloro che sono interessati dall’esubero in virtù del criterio legislativo in vigore.
E’ davvero triste assistere a tanta immagine di svolta e poi constatare che, nei fatti, è cambiato davvero poco, se non in peggio. La sottoscritta O.S. è da sempre sostenitrice delle regole, dei doveri, dei diritti e dell’applicazione della legge, senza distinzione alcuna, cosa che, invece, appare assai aporico in Eav.”

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