COME FARE. Continuate a donare ciò che potete (non solo donazioni economiche, ma anche di materiali) attraverso i canali ufficiali che fanno capo direttamente a Pino De Luciano. Si può donare attraverso un versamento da effettuare sull’IBAN, intestato a Giuseppe De Luciano, IT53R 0539239930000001438644
Ancora uno sforzo. Piccolo, ma decisivo. Anche perché il grande cuore degli isolani non è stato smentito nemmeno questa volta. E quello che sta avvenendo in Via Borbonica, nel comune di Lacco Ameno, lo testimonia in pieno. Ricordate la triste storia della famiglia De Luciano che si è vista distruggere la casa da un incendio domestico? Bene, grazie alla buona volontà e solidarietà di buona parte della comunità isolana l’happy ending sembra sempre più vicino.
Ma c’è ancora un problema che impedisce il compiersi del giusto finale per questa sfortunata famiglia: i soldi raccolti fino ad ora sono, purtroppo, finiti e non è stato possibile fare un secondo bagno e terminare i lavori, rendendo la casa agibile fin da questo Natale.
Ecco quindi la necessità di compiere un ultimo sforzo per ultimare la casa della famiglia De Luciano: donate. Continuate a donare ciò che potete (non solo donazioni economiche, ma anche di materiali) attraverso i canali ufficiali che fanno capo direttamente a Pino De Luciano.
Si può donare attraverso un versamento da effettuare sull’IBAN, intestato a Giuseppe De Luciano, IT53R 0539239930000001438644.
Oppure contattando direttamente Pino ai numeri 3488429556 e 3345023534.
Un ultimo sforzo per riconsegnare la casa ai nostri amici e far trascorrere ai bambini un sereno Natale tra le proprie amate mura domestiche devastate dall’incendio del maggio scorso.
Vi raccontiamo, per chi non ne ricordasse, per sommi capi i contorni della triste storia che ha visto la vita della numerosa famiglia De Luciano cambiare radicalmente nel giro di pochi attimi.
Era un caldo e tranquillo pomeriggio di fine maggio, quando in via Borbonica un incendio di vaste dimensioni e rapida propagazione ha avvolto la casa dei nostri amici.
Grandi lingue di fuoco hanno distrutto ogni cosa, dai mobili agli oggetti presenti in casa, permettendo miracolosamente a papà Pino, mamma Anna e i loro sei figli il più grande dei quali appena maggiorenne di mettersi in salvo.
Anna è casalinga e mamma a tempo pieno, mentre Pino cerca di sbancare il lunario lavorando sodo da mattina a sera. Una famiglia nota ai più proprio per il modo di essere, sempre rispettosi e umili nell’affrontare le sfide che la vita quotidianamente pone avanti. Ed è stato anche questo a spingere la comunità isolana a stringersi attorno a queste sfortunata ma volenterosa famiglia.
L’abitazione dei De Luciano era stata già protagonista delle pagine di cronaca isolana per essere stata destinataria, nel 2011 di un ordine di demolizione da parte dell’allora procuratore Aldo De Chiara, una vera e propria spada di Damocle posta sulla testa della famiglia. A smuovere le coscienze sociali ci aveva pensato la piccola Sara, la figlia minore di Anna e Pino, che aveva scritto una toccante letterina al procuratore stesso.
Passano non più di due anni e l’immobile viene di nuovo catapultata al centro dell’attenzione di tutti a causa del grosso incendio sviluppatosi al suo interno.
L’incendio, scoppiato il 31 maggio, è stato così violento che a nulla valsero i tentativi di Pino di soffocare le prime lingue di fuoco che in breve tempo hanno avvolto tutti gli ambienti.
Il celere arrivo dei Vigili del Fuoco non è riuscito a tamponare i danni: ben due ore di intervento per riuscire a spegnere tutti i focolai e a mettere in sicurezza l’area.
Dalle indagini la causa di tutto sarebbe è stata ricondotta ad una disattenzione di uno dei membri della numerosa famiglia: uno degli abitanti della casa avrebbe lasciato un asciugacapelli acceso sul materasso, il calore dell’elettrodomestico si è in pochi secondi trasformato in vero e proprio fuoco che dal materasso si è propagato in tutte le stanze dell’abitazione di via Borbonica trasformando lo stabile in una trappola di fuoco.
Danni davvero ingenti, testimoniati anche dalle toccanti foto che hanno fatto subito il giro del web, sollecitando lo spirito solidale isolano: vedere le pareti annerite dalle fiamme, i cavi elettrici liquefatti, l’arredo ormai inutilizzabile e i giocattoli dei bambini carbonizzati, ha stretto il cuore a tutti. Una storia che ha davvero colpito nel profondo la sensibilità della comunità isolana che ha fin da subito messo in moto la grande macchina della solidarietà, con raccolta fondi e materiali.
A scendere in campo anche la Diocesi di Ischia, con tutte le parrocchie isolane e l’offerta, ai De Luciano, anche di una casa provvisoria dove potersi provvisoriamente sistemare in attesa della sistemazione della propria.
Ed oggi, manca davvero poco al ritorno dei De Luciano nella loro amata casa. Un ultimo piccolo aiuto per donare il sorriso a questa meritevole e sfortunata famiglia.