Il Pio Monte della Misericordia diventerà proprietà del Comune di Casamicciola Terme. Si tratta di un annuncio epocale, un’impresa mai riuscita nonostante i numerosi tentativi delle varie amministrazioni comunali succedutesi e, non dimentichiamolo, di tanti privati, alcuni concretamente fattisi avanti, altri semplicemente annunciati e mai concretamente visti sul territorio con atti ufficiali.
Che piaccia o no, sebbene il grande merito dell’operazione va ascritto solo ed esclusivamente al Commissario di Governo Giovanni Legnini (lo dico e lo ripeto: una manna dal cielo per l’intera isola d’Ischia, non solo Casamicciola e zone limitrofe), sarebbe da ipocriti negare che la presenza di Giosi Ferrandino quale sindaco del comune termale sia semplicemente casuale. Sono l’ultimo adatto a lodare Giosi e non sto qui a ripeterne i motivi che chi mi legge abitualmente ben conosce. Ma se un primo cittadino si trova sempre al posto giusto e al momento giusto quando accadono cose buone per il Paese non si può certo limitarne le ragioni al fatto che sia nato con la camicia e che quasi sempre le cose importanti gli vadano per il verso giusto.
Adesso, però, proprio come per il “fu Capricho”, abbiamo tutti il diritto di sapere cosa verrà fuori da quella che per anni ha rappresentato una delle vergogne impunite del nostro territorio. Mesi e mesi addietro correva voce che proprio il Commissario Legnini volesse realizzare al Pio Monte una zona residenziale per delocalizzare una parte degli sfollati dalla zona rossa. In passato, invece, il fantomatico interessamento di multinazionali o comunque di società quotate avrebbe puntato ad un luxury hotel con spa ovvero a un mall di prestigio in perfetto stile americano, sebbene di dimensioni ridotte.
E al pari di Piazza Marina, tutti abbiamo voglia di conoscere con chiarezza le intenzioni di Giosi e Legnini sul Pio Monte. Perché lo dico e lo ripeto: non basta piantare palme sul lungomare e piazzare un paio di rotonde improbabili per aver risposto a certi requisiti; così come non è sufficiente incaricare un archistar come Fuksas per ottenere un progetto innovativo e, al tempo stesso, rispettoso di buon gusto, luoghi e tradizioni. Quello da realizzare al posto del Capricho, non a caso, è un’autentica oscenità; al pari della colmata dinanzi al Pio Monte, di cui ancora non si comprende bene il risultato finale e l’utilità di fatto per il waterfront; così come quello di La Rita, sebbene scimmiotti ampiamente location termali come Saturnia, sarebbe veramente un fiore all’occhiello.
Ecco, la vera dimostrazione di maturità che Giosi può dare a Casamicciola, ma anche all’intera Isola, è proprio la capacità di condividere un confronto serio e reciprocamente rispettoso con un Paese disabituato a recitare altrettanto seriamente la propria parte e non solo per sua indole, ma anche per colpa del Giosi di sempre.
Daily 4ward di Davide Conte del 14 dicembre 2024