Ugo De Rosa | Ischia Ponte è come uno scrigno che accoglie e raccoglie al suo interno i tesori più nascosti della nostra bella isola. Non solo “Castello Aragonese”, immagine simbolo dell’intero territorio isolano, ma anche palazzi storici, chiese dal passato e presente intrecciato nelle trame della vita del popolo più di quanto non si possa immaginare, musei, e luoghi di interesse storico artistico unici.
Un patrimonio che stiamo perdendo, che ci sta inesorabilmente scivolando tra le dita e che va riconquistato e valorizzato, non solo per i turisti che scelgono la nostra isola anche per i beni storici presenti, ma anche e soprattutto per noi isolani.
Negli ultimi anni al centro storico di Ischia Ponte si sono visti molti cambiamenti, trasformazioni di facciate di esercizi commerciali, vetrine dalle luci forti, applicazioni artistiche e molto altro ancora, il tutto in un’ottica individualistica, opere portate avanti senza seguire una linea comune che potesse fare una forma riconoscibile al borgo stesso, cercando di non alterarne la fisionomia e la personalità.
Ora che la crisi economica che attanaglia molti settori è ancora più visibile e il ricambio di attività commerciali è ancora più veloce e forte, si avverte la stretta necessità di invertire la rotta, di fare squadra e di cercare insieme di creare opportunità e servizi mettendo in circolo idee e volontà comune.
Seguendo questo ragionamento, fin dalla scorsa primavera all’intero del centro storico ischiapontese hanno mosso dei timidi passi un gruppo di giovani e volenterosi architetti isolani che, coordinati dal Consorzio Borgo Ischia Ponte e dall’arch. Nicola Mattera (di cui è stato da poco pubblicato un intervento in merito che non ha mancato di suscitare curiosità e commenti), hanno fatto visita alle attività commerciali aderenti al Centro Commerciale Naturale, anche in vista della partecipazione al bando regionale settoriale di cui è stata da poco pubblicata la graduatoria ufficiale.
Gli architetti individuati dal Consorzio per effettuare un giro tra le attività e per stilare delle linee guida alle quali chi vorrà fare degli interveti nel borgo dovrà attenersi sono Vania Ferrandino, Marita Francescon e Florian Castiglione.
Per il lavoro da svolgere è stata fondamentale la ricognizione storica dei luoghi, per poter comprendere appieno l’evoluzione dei paesaggi e studiare gli interventi adatti a riportare Ischia Ponte agli antichi fasti.
E’ infatti questa la prerogativa: ridare al Borgo una fisionomia che ha purtroppo perso negli anni mediante l’utilizzo di determinati materiali per la realizzazione di portoni ed insegne, di linee di design che coniughino il moderno all’antico… tutti interventi che, spiegati nei minimi dettagli di questo vademecum in elaborazione, porteranno Ischia Ponte ad essere dinuovo centro di interesse e riconoscibile, per regalare a residenti e turisti una esperienza unica e impareggiabile, come lo era un po’ di anni addietro.
A breve partiranno anche i primi cantieri reali: saranno varie le attività commerciali che cambieranno fisionomia, aggiungendo quel tocco in più di “storia” che era venuto a mancare.
Gli interventi, tutti rientranti nel bando regionale (che permette ai partecipanti di poter accedere ad un contributo del 50% del totale della spesa preventivata) cui il Consorzio ha partecipato classificandosi decimo in una lunga graduatoria, spaziano dai sistemi di video sorveglianza al cambio di portoni, vetrine ed insegne. Vedremo ingressi modficarsi in base ad uno studio reale condotto dal gruppo di architetti, come anche tendaggi cambiare e luci assumere tonalità differenti.
Insomma, pian piano Ischia Ponte ritornerà ad essere un “borgo”, un luogo in cui vivere bene e poter passeggiare vivendo una esperienza unica, quella sensazione che i turisti cercano e rischiano anno dopo anno di non poter più rivivere.
Unire le proprie intenzioni e le proprie forze verso un bene comune ed un fine comune premia sempre. Aspettiamo di vedere concretamente l’operato del gruppo di architetti che, a quanto pare, sono già a lavoro su altri progetti, tra cui anche indizione di concorsi di idee per determinate aree del borgo.
Sarebbe ora,il borgo di Ischia Ponte pur essendo il più bello ed attraente della nostra isola è rimasto sempre abbandonato e bistrattato da tutte le amministrazioni che si sono succedute nell’ ultimo ventennio.