domenica, Dicembre 22, 2024

Un secolo fa nasceva Giorgio Buchner

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E’ uno dei nomi di maggior rilievo nella storia dell’isola d’Ischia. L’archeologo tedesco Giorgio Buchner, legato alla scoperta della coppa di Nestore e al ritrovamento a San Montano della necropoli della colonia greca di Pithecusa, nacque un secolo fa, l’8 agosto del 1914, a Monaco di Baviera.
La storia racconta che Giorgio, ancora studente di liceo, rimase affascinato da uno scritto del 1890 di Julius Beloch: a Lacco Ameno, sul versante settentrionale d’Ischia, erano stati rinvenuti numerosi reperti e nella Valle di San Montano erano state scoperte delle sepolture del V secolo; già Tito Livio raccontava che i Greci dell’Eubea, prima ancora di fondare Cuma si erano stabiliti sull’isola. Al tempo, però, nessun ritrovamento era in grado di dare credito a questa testimonianza: così, il giovane Buchner sentì questa sfida come un impegno e capì che da quel momento l’archeologia sarebbe stata la sua vita. Di lì la decisione di studiare lettere classiche a Napoli e successivamente a Roma, dove nel 1938 si sarebbe laureato in paleontologia con una tesi sulla preistoria e l’archeologia di Ischia dal titolo “Vita e dimora umana nelle Isole Flegree dalla preistoria ai tempi romani”.
Le scoperte di Buchner portarono a un’autentica rivoluzione nelle conoscenze riguardanti la Magna Grecia, che qualificarono Ischia come prima colonia della Magna Grecia, snodo commerciale nevralgico per i traffici con le colonie siciliane. Nessuna iniziativa pubblica ricorderà oggi il centenario della nascita di Buchner: l’isola che non può dimenticarlo non sa, oggi, essergli pubblicamente riconoscente.

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