Parto dal presupposto che Ciro Lembo sia mio amico di vecchia data e che, in tempi non sospetti e pubblicamente, dichiarò che mai Capri aveva avuto difficoltà a tenere il passo di Ischia in termini di visibilità ed immagine come nel periodo in cui io ero Assessore al Turismo.
Ciro è già stato Sindaco di Capri per due mandati e ha sempre posto Capri e i Capresi al centro delle sue scelte, incondizionatamente. E’ stato senza dubbio un decisionista e per certi versi assolutista, ma ha dato modo a chiunque facesse parte della sua squadra di trovare il suo spazio, crescere e farsi strada. E con Ischia ha sempre accettato ben volentieri sinergie importanti, come quando per la prima volta concorse alla Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna con una barca costruita dai Comuni di Capri e Anacapri.
Oggi, a settantuno anni suonati, Ciro si ricandida a Sindaco, riproponendosi all’elettorato con un linguaggio semplice e scevro dal politichese, ma soprattutto rivendicando già col nome della sua lista (Capri ai Capresi) quell’orgoglio di tornare a guidare la sua terra con il rispetto, la dedizione e la competenza che merita. E per quanto ne so, i suoi Concittadini ne sono fieri e lo stanno seguendo ancora una volta, riconoscendo l’importanza e la validità del suo entusiasmo al servizio dell’Isola.
Ecco il parallelismo con Ischia, nel giorno della Festa della Repubblica: da troppo tempo manca al nostro Comune un Sindaco di cui essere fieri e dal quale sentirsi rappresentati, un leader di una squadra che abbia ben chiara la missione da condividere e con individualità decisamente all’altezza del compito. Enzo Ferrandino e i suoi, purtroppo, non incarnano tutto questo: l’attuale sindaco d’Ischia non riesce ad andare oltre il mero mantenimento del carro lungo la discesa, qualche opera finanziata da enti sovracomunali, proclami sterili, prebende da bassa cucina ed eventi più che discutibili. La dicotomia tra lui, i suoi consiglieri e i suoi assessori è enorme e il tutto resta in piedi solo per quel collante del potere che probabilmente, nella seconda metà dell’anno, verrà meno in virtù della valutazione delle scelte che riguarderanno il suo futuro politico sempre più nebuloso e che non saranno condivise dalla maggior parte dei suoi accoliti.
Si può mai andar fieri di un sindaco del genere? Giudicate Voi, se non siete ancora troppo distratti dai cazzetti Vostri al punto da non accorgerVi che Ischia precipita inesorabilmente ed Enzo sembra non essere in grado di evitarlo. A Capri, intanto, stanno per rieleggere un Sindaco con la “esse” maiuscola e io ne sono lieto, nonostante un po’ di sana ed innocente invidia.