Ida Trofa| Prima della proroga, prima della tanto attesa dichiarazione sul prosieguo dello Stato di Emergenza, arriva la terza importantissima rimodulazione del Piano degli interventi urgenti per il sisma di Ischia. L’ultima prima che parta ufficialmente il lungo ed oscuro ciclo della ricostruzione. Una rimodulazione approvata da meno di 48 ore razionale e solida nei termini con i risparmio di ogni cifra al centesimo, persino sulle diarie delle forze armate e soprattutto di buon senso, capace di mostrarsi vicina al territorio anche nelle piccole cose, quelle apparentemente banali. C’è lo scuola bus, ci sono addirittura le campane della chiesa dei Suffragi e la meticolosa attenzione ai CAS e agli alloggiati anche a disastro delle urgenze per la messa in sicurezza del territorio e soprattutto nel reimpiego delle economie c’è la mano tosta di Giuseppe Grimaldi che firma probabilmente la fine di una parentesi per riaprine speriamo una nuova e se possibile più impegnativa ed importante giù prima del 24 febbraio 2019 quando ufficialmente il Governo Centrale metterà la parola fine allo Stato d’emergenza targato Grimaldi segnando l’ennesima disparità per questa Isola, unica realtà terremota la cui emergenza non è stata rinnovata se non di 180 giorni in 180 giorni. “Salvo proroghe“ dunque è l’auspico! Comprendendo che nella prospettiva di una ricostruzione lontana e pachidermica è l’assistenza primaria ed il sostegno i nodo essenziale. Comprendendo che senza proroga ci attendono tempi ancora più bui. A nostro vantaggio e forse qui si nota ancor il tocco dell’uomo di De Luca, potrebbe giocare il non aver battuto ancora cassa, il non avere chiesto ancora fondi per l’emergenza. Senza chiedere ulteriori coperture finanziarie, infatti, l’architetto salernitano ha continuato ad eliminare tutti gli interventi ritenuti non ammissibili destinando le risorse altrove. In primis recuperando risorse per CAS ed Alloggiati, preoccupandosi del trasporto scolastico per gli allievi del cratere fuori ed in sede, preoccupandosi anche dei più minuscoli e concreti bisogni,anche quello a cui nessuno aveva pensato. Il principio del “supremo interesse del minore” è sancito in tutte le convenzioni e dichiarazioni dedicate ai fanciulli e anche questa rimodulazione né è intrisa. Gli sfollati, i bambini e le loro necessità prima di tutto! Il territorio ed recupero della sua memoria poi. Nessun regolamento obbligava il commissario per l’emergenza, ad esempio, a proteggere quei vecchi e insipidi pezzi di bronzo. 4 campane dimenticate da tutti che restano appese ed incerte al campanile sgangherato di via D’Aloisio. Evidentemente ha saputo guardare oltre resistendo persino alla tentazione di vantarsene, lasciando che siano quella pagina in più nella storia di questo terremoto, un rigo aggiunto all’Elenco interventi D di messa in sicurezza dei beni culturali mobili ed immobili danneggiati dall’evento sismico. Pur non chiedendo ulteriori stanziamenti, forte di un piano già rimpinguato a dovere nella sua seconda rimodulazione di sei mesi fa, Grimaldi gestendo sui supplementi istruttori e sui risparmi le somme richieste e riconoscete dal Capo della Protezione civile ed dal Consiglio dei Ministri fa si che il piano Ischia lieviti da ben 31.176.958,5€ a 37.136.262,21 euro in ragione dell’integrazione economica deliberata dal Consiglio dei Ministri il 2 agosto 2018.
Cifre da capogiro paragonate ad altre e ben più complesse emergenze. Restiamo pur sempre il Cratere più piccolo d’Italia.
Pippo Grimaldi per la sola emergenza giostra senza colpo ferire il 70% di quanto fin’ora sia stato stanziato per il fondo Ricostruzione appostato sull’altro contabilità speciale destinata al Terremoto di Ischia.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo, specie nel rileggere questi atti.
Chi si affanna a dire, nel tentativo maldestro di coprire le proprie malefatte e muovere ad altri sentimenti le folle, che lo Stato ci ha dimenticato, dovrebbe guardare i numeri, leggere le cifre e gli stanziamenti, guardare agli inquilini dei nostri municipi. La verità sta nell’inettitudine studiata dei nostri amministratori, nella incapacità intrinseca di cooperare con le istituzioni di enti locali votati solo al clientelismo ed all’abusivismo istituzionale. E’ opinione diffusa che i politicanti locali pretendano i soldi per gestirli a piacimento senza un reale e concreto beneficio sul territorio, lasciando sulla corda del “favore personale“ i cittadini. Senza regole certe ed univoche per tutti. Cosi si spiegano i “quartini“ nuovi di zecca a via D’Aloisio, le nuove cubature a Casasperone. Mentre i fondi destinati ad Ischia languono ed imputridiscono perché non esiste metodo amministrativo, nessuno spunto legittimo per investirli concretamente in loco. Vedi MIUR, vedi somme urgenze e scuole a Casamicciola
Con la rimodulazione terza ed i tagli alle spese superflue (non si sperpera nemmeno un cent)
Grimaldi da il via libera anche al finanziamento dello scuola bus, il recupero della memoria storica dei luoghi, potenzia il presidio del territorio e gli stanziamenti per gli agibilitatori e la protezione civile. In attesa di veder concluso il 3° lotto su via Casamennella con la finalizzazione della variante richiesta per l’ultimazione delle necessaria messa in sicurezza. I lavori, inspiegabilmente, fermi per mesi sulla piccola arteria che conduce a La Rita dopo la rimozione delle macerie e dei materiali pericolosi ha portato a gravi ritardi ai lavori della procura e dei vigili del fuoco che devono ancora periziare le macerie di via Serrato e finire con la Chiesa del purgatori, qui si attende di poter studiare le cause ed i motivi del crollo e poter dare risposte nell’ambito dell’inchiesta aperta sul “terremoto di Ischia“. Tra i reati contestati disastro ed omicidio colposo. La palese conferma che c’è studiata incapacità e soprattutto ritardi politicamente calcolati nel gestire la cosa pubblica impegnata in questi mesi a garantire la “staggione“ agli amici albergatori ed a litigare sull’appalto da far vincere a chi e come .
In Particolare tra gli interventi rivisti stralciati e dal piano ci sono gli interventi della scheda A. Ovvero gli interventi necessari realizzati dagli Enti nella fase di prima emergenza volti a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare l’indispensabile azione di soccorso, assistenza e ricovero alla popolazione colpita dall’evento calamitoso.
C’è ad esempio il supporto alle attività didattiche compromesse a seguito dell’interdizione dei plessi scolastici esistenti sul territorio – Servizio di trasporto alunni anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 (ex 01/AS/01 e 01/AS/08) per 406.357,60 euro. C’è per la Diocesi il recupero e messa in sicurezza delle quattro campane alloggiate nella torre campanaria della chiesa del Suffragio per 5mila euro e 60 giorni di esecuzione stimati(06/BC/18).
Per il MIBACT della Campania su tutti i territori comunali è stato accantonato addirittura un fondo di riserva ed accantonamento di 32.383,15 euro.
22 pagine, una in più dell’ordinanza commissariale 86, contenute nell’ordinanza numero 140 di Grimaldi che d’ora innanzi detteranno i tempi e i finanziamenti di questa fase di emergenza alla vigilia del Secondo Natale da Commissario del sisma di Ischia, a men due mesi dallo scadere del suo mandato. 22 pagine con le quali si “ Dispone di approvare la terza rimodulazione complessiva del piano interventi urgenti di cui all’articolo 1, comm dellOCDPC n. 476/2017″per ‘evento sismico che ha interessato i comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno nell’Isola di Ischia il 21 agosto 2017, per l’importo complessivo, rispetto alle risorse allo stato finanziate di Euro 25.576.958,50, come di suddiviso per singoli oneri di spesa previsti dalle citate OOCCDDPPCC nn. 476/2017, 480/2017 e 483/2017“. Una conferma del potere di gestione di questa struttura commissariale quello in grado di superare, i governi ed i colori politici, dal governo Gentiloni all’esecutivo Conte, attestandone la forza in questa ultima disposizione capace in alcuni passaggi di essere persino più pervicace della già rivoluzionaria “rimodulazione II“ che aveva fatto salire da 7milioni di euro a oltre 30milioni le risorse in favore delle impellente locali.
LA RIMODULAZIONE IN CIFRE. Nulla sarà accantonato, tutte le economie saranno reinveste nel “piano III“ secondo le specifiche della rimodulazione già predisposta il 13 novembre dalla struttura commissariale di via Porzio che appena il 6 dicembre scorso ha ottenuto il boato di regolarità ed approvazione dal capo dipartimento di protezione civile Angelo Borrelli.
Ovvero gli interventi necessari realizzati dagli Enti nella fase di prima emergenza volti a rimuovere le situazioni rischio, ad assicurare l’indispensabile attività di soccorso, assistenza e ricovero della popolazione colpita dall’evento calamitoso si attestano su complessivi euro 1.048.321,31 rispetto ai precedenti
1.285.287,66 euro. Un meno 236.966,35 euro sull’intervento che da economie per CAS ed alloggiati. In 12 mesi un risparmio sui CAS pari a 585.524,24 euro.
Le attività poste in essere dai soggetti pubblici competenti, anche in termini di somma urgenza, inerenti messa in sicurezza delle aree interessate dall’evento sismico saranno inseriti per l’ammissione a finanziamento per complessivi euro 3.034.711,98. Ancora meno 213.036,37 euro sul precedente stanziamento di euro 3.247.748,35. Con economie complessive in un anno di emergenza pari a 344.028,9 euro.
Gli interventi urgenti da realizzare volti ad evitare situazioni di pericolo e danni a persone o a cose scendono da quota euro 5.896.443,74 a euro 5.567.803,29, facendo segnare un meno 328.640,45 euro.
Per gli interventi di messa in sicurezza di beni culturali mobili ed immobili danneggiati siamo sempre a complessivi Euro 1.000.000,00.
In costante rialzo le cifre necessarie per le attività di assistenza e ricovero alla popolazione in strutture alberghiere ed assimilabili dal 21.08.2017 al 25.02.2019, salite in sei mesi dai complessivi Euro 6.058.578,79 con un + 69.278,79 euro sul primo piano di assistenza, ai ben 7.780.749,06 euro attuali, quindi per gli alloggiati le cifre necessarie sono salite addirittura di più 1722170,27 euro.
Si impenna il CAS arrivato a euro 14.479.471,94. Più fondi dunque anche per il Contributo autonoma sistemazione fino a ieri coperto per Euro 4.791.606,96 e che volano dunque ad un iperbolico + 9.687.864,94 euro. In un anno il Contributo è lievitato di 10.139.771,9 euro.
Stabili ovviamente le spese funerarie per complessivi Euro 11.000,00 che ancora, però, non si riesce a liquidare per mancata quietanza, il comune non trova il temo di inviare una PEC al Centro Direzionale con la determina di pagamento.
I rimborsi previsti per gli interventi effettuati dalle organizzazioni di volontariato di protezione civile impiegate in occasione dell’emergenza riceveranno un contributo pari ad Euro 40.000,00. Stabili anch’essi come le Misure di carattere non strutturale finalizzate alla riduzione del rischio residuo per Euro 150.000,00.
Rimborso delle spese sostenute per le attività di verifiche di agibilità sono pari ad Euro 118.281,42. Un ulteriore risparmio rispetto agli originari 200mila euro del primo piano Grimaldi. Scese nella seconda rimodulazione a euro 196.648,95 fanno registrare cosi una ulteriore economia attestandosi a meno 78.367,53 euro.
Salgono sebbene di poco le cifre finalizzate a garantire la piena operatività del servizio nazionale di protezione civile pari a euro 1.994.323,21 con un più 58.699,16 euro rispetto ai complessivi euro 1.935.624,05 stanziati sin qui. Un intervento questo che sale nell’ultima rimodulazione dopo aver fatto registrare economie nella seconda rimodulazione.
Salgono anche le somme assicurare al presidio del territorio colpito, ora arrivate alla strabiliante cifra di euro 1.911.600,00 rispetto ai precedenti 964.020,00 euro.
NON SONO STATE CHIESTE AL CDM ULTERIORI RISORSE FINANZIARIE MA… Una rimodulazione partita da lontano con la nota commissariale prot. n. 1563 del 13.11.2018, con la quale è stata trasmessa al Capo Dipartimento della Protezione civile Borrelli la proposta di “Terza rimodulazione complessiva del piano interventi urgenti che prevede un nuovo importo di Piano, quantificato, in complessivi euro 37.136.262,21 in ragione dell’integrazione economica deliberata dal Consiglio dei Ministri il 2 agosto 2018. Grimaldi pressa il dipartimento e rivede più volte il documento muovendo le economie tra i vari aggregato di spesa. Segue cosi una ulteriore nota Grimaldi prot. n. 1668 del 03.12.2018 e la successiva del 06.12.2018 di chiarimenti, con la quale è stata trasmessa al Capo Dipartimento una proposta integrativa alla “Terza rimodulazione complessiva“ nell’ambito del complessivo importo stanziato.
Borrelli ci impiega meno di una settimana a validare ed approvare la rimodulazione, nonostante i supplementi istruttori e le integrazioni pervenute di volta in volata e con la nota prot. n. 70754 del 06.12.2018, assunta agli atti d’ufficio al prot. n. 1686 del 07.12.2018, ha approvato la “Terza rimodulazione complessiva del piano interventi urgenti” per l’intero importo finanziato e proposta da Grimaldi di euro 37.136.262,21. Cifre più che ragguardevoli.
Grimaldi ha cosi ritenuto di procedere all’approvazione della “Terza rimodulazione“ per l’importo complessivo rispetto alle risorse allo stato finanziate di Euro 37.136.262,21 poi suddiviso per singoli oneri di spesa previsti dalle diverse ordinanze del capo della protezione civile (nn. 476/2017, 480/2017, 483/2017, 496/2017, 525/2018 e 554/2018).
LA TERZA RIMODULAZIONE GRIMALDI.
interventi necessari realizzati dagli Enti nella fase di prima emergenza volti a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare l’indispensabile attività di soccorso, assistenza e ricovero della popolazione Euro 1.048.321,31;
-attività poste in essere dai soggetti pubblici competenti, anche in termini di somma urgenza, inerenti la messa in sicurezza delle aree interessate dall’evento Euro 3.034.711,98;
-interventi urgenti da realizzare, volti ad evitare situazioni di pericolo o danni a persone o a cose Euro 5.567.803,29;
-interventi di messa in sicurezza dei beni culturali mobili ed immobili danneggiati Euro 1.000.000,00;
-attività di assistenza e ricovero alla popolazione in strutture alberghiere ed assimilabili dal 21.08.2017 al 25.02.2017 Euro 7.780.749,06;
-contributo autonoma sistemazione Euro 14.479.471,94;
-spese funerarie Euro 11.000,00;
-rimborsi previsti per gli interventi effettuati dalle organizzazioni di volontariato di protezione civile Euro 40.000,00;
-misure di carattere non strutturale finalizzate alla riduzione del rischio residuo Euro 150.000,00;
-rimborso delle spese sostenute per le attività di verifiche di agibilità Euro 118.281,42;
-disposizioni per assicurare il presidio del territorio Euro 1.911.600,00;
-disposizioni finalizzate a garantire la piena operatività del servizio nazionale di protezione civile Euro 1.994.323,21;
Parte integrante e sostanziale dell’atto sono gli elenchi dalla A, alla N riproposti dall’architetto Grimaldi secondo le modifiche ed integrazioni apportate a seguito delle economie già accertate, delle determinazioni definite con la verifica dei reali fabbisogni e del monitoraggio degli interventi eseguita con le Amministrazioni interessate.
L’inserimento degli interventi nei suddetti elenchi lo ricordiamo non costituisce automatico riconoscimento della spesa che verrà erogata all’esito dei controlli e della rendicontazione nei termini delle citate ordinanze e di quant’altro stabilito con le procedure già attivate.
La “Terza rimodulazione complessiva del piano degli interventi urgenti potrà essere rimodulata, soggetta a revisioni ed integrazioni in relazione ad ulteriori risorse finanziarie resesi disponibili, a specifici dettagli, a maggiori approfondimenti che si rendessero necessari durante la fase attuativa, anche in ragione delle eventuali economie che potrebbero, comunque, definirsi sia per le attività di assistenza e soccorso alla popolazione, sia a consuntivo degli interventi di somma urgenza, sia durante la realizzazione degli interventi urgenti che dalla rendicontazione effettiva delle spese sostenute dagli Enti,Amministrazioni e dagli altri Soggetti pubblici interessati anche per le attività diretta di assistenza e soccorso alla popolazione.
Il nuovo Piano Grimaldi è stato trasmesso alle Amministrazioni interessate dai comuni, agli enti sovracomunali coinvolti fino ai ministeri e al Coordinatore della struttura commissariale per gli adempimenti di competenza, e per opportuna conoscenza al Presidente della Giunta Regionale della Campania, alla Prefettura di Napoli, al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Al Commissario di Governo per la ricostruzione dei territori di Ischia, alla Direzione Generale Gestione del Territorio, LL.PP. e Protezione Civile della Giunta Regionale della Campania e alla Ragioneria Generale dello Stato – Sezione di Napoli. Un atto che normativamente va pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania e sul sito istituzionale del Commissario Delegato. Tutto quanto si qui riportato si legge nell’ultima fatica del commissario all’emergenza, atteso ad Ischia nel prossimo incontro previsto, con entrambe i commissari, il 13 dicembre prossimo.
IN QUATTRO MOSSE
− Ordinanza commissariale n. 07 del 03.11.2017 approvato il “Piano interventi urgenti“importo complessivo di euro 25.576.958,50, limitando l’esecutività dello stesso alle priorità stabilite in relazione alle risorse finanziarie allo stato disponibili per euro 7.000.000,00
− Ordinanza commissariale n. 01 del 02.01.2018 approvata la “Prima modifica ed integrazione del Piano degli interventi urgenti“ per euro 25.576.958,50 limitando l’esecutività dello stesso alle priorità stabilite in relazione alle risorse finanziarie allo stato disponibili per euro 7.000.000,00
− Ordinanza commissariale n. 04 del 09.02.2018 approvata la “Prima rimodulazione complessiva del piano“per euro 25.576.958,50
− Ordinanza commissariale n. 10 del 28.03.2018 approvata la “Seconda modifica“per l’importo complessivo invariato di euro 25.576.958,50
Box
EMERGENZA IN SCADENZA. L’emergenza ferma alla delibera del Consiglio dei Ministri del 02 agosto 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13 agosto 2018, con la quale – ai sensi e per gli effetti dell’art. 24, comma 3, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 – è stato prorogato lo stato di emergenza, per la durata di ulteriori 180 giorni ovvero fino al 24 febbraio 2019, in conseguenza dell’evento sismico che ha interessato i comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia il 21 agosto 2017.
SCUOLA BUS ANCHE QUEST’ANNO: “GRAZIE ARCH. GRIMALDI”. Il Capogruppo di Maggioranza Nunzia Piro, soddisfatta per il trasporto scolastico riconfermato a Casamicciola: “Siamo molto contenti di aver instituito questi servizi anche con i fondi dell’emergenza perché nella ordinanza 476 del 2017 era previsto il trasporto scolastico solo per l’anno 2017/2018 invece abbiamo chiesto la rimodulazione del piano e il commissario dell’emergenza l’arch.Giuseppe Grimaldi lo ha approvato e quindi noi riusciamo a fare questo servizio con i fondi dell’emergenza quindi ringraziano anche il commissario che è stato solerte è disponibile alla luce dell’emergenza ad assicurare questi servizio con fondi dell’emergenza“.
quanti soldi si mangiano o si sprecano sulle pelle della povera gente che ancora oggi sono in balia di questi quattro porcari di tecnici e politici- con questi soldi a quest ora avrebbero gia fatto e consegnate alloggi di qualita’e quantita’ anche nella stessa zona sismica adottando-come fanno in tutte le parti del mondo-sistemi antisismici e di sicurezza , ma siamo in Italia-destra sinistra cento-e’ tutto un magna magna da vergognarsi -si specula sulla vita di bambini adulti e malati- Iddio ve ne fara grazie -tranquilli