domenica, Gennaio 5, 2025

Una carognata completa e una a metà | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 3 gennaio 2025



Il mese di dicembre, per Enzo Ferrandino e la sua amministrazione, si è chiuso con due ben distinte carognate: il progetto anti-traffico ai Pilastri e la proroga di quattro mesi della concessione dei campi da tennis del Lido. Ho tenuto a precisare il “ben distinte” per i motivi che comprenderete nel leggere questo editoriale. E per questo partirò dalla seconda delle due!
La proroga della concessione per i campi da tennis rappresenta una carognata bella e buona per la Comunità locale, perché favorisce ad ogni costo e per l’ennesima volta l’associazione storicamente detentrice della gestione di tali campi, a danno sia delle casse comunali (che oltre a poter da tempo incassare molto di più di quanto vi abbia conferito finora tale associazione, si ritroverà prima o poi a dover metter mano alla tasca per risarcimenti e spese legali con i soldi della collettività) sia di chi, da oltre due anni, ha rappresentato tutto l’interesse a poter fare meglio in quella struttura, valorizzandola unitamente ai proventi per la pubblica amministrazione proprietaria. Del resto, non ci si poteva aspettare altrimenti, visto il metro dell’amministrazione Ferrandino con chi non è del “bottone” e chi invece vanta stretti legami parentali con consiglieri comunali e consigliori d’infimo bordo. 
Il progetto anti-traffico ai Pilastri, invece, non ho ancora avuto modo di visionarlo, pur avendo letto l’ampio servizio che il nostro giornale gli ha dedicato. Mentre la scorsa settimana ero a Saturnia, però, sono stato contattato da una persona vicinissima al primo cittadino, che all’insegna del più classico dei “AVEVI RAGIONE TU” mi ha espresso profondo sdegno nei confronti del sindaco e dei suoi, tenuto conto che tale progetto, nel prevedere il senso unico nei pressi del vecchio acquedotto del Buceto, sgombererebbe di fatto o, nella migliore delle ipotesi, limiterebbe di gran lunga l’operatività del vivaio che da anni opera lì, accerchiandolo. E anche in questo caso, la battaglia legale da parte di quest’ultimo per difendere i propri interessi, legittima o meno che sia la sua permanenza lì (e io non conosco il suo status, sia chiaro) non credo si farà attendere più di tanto, in quanto -come spesso accade- anche chi non è perfettamente in regola nella propria attività lo è nel pagamento di tasse e imposte locali puntualmente e salatamente pretese dai comuni competenti. Sta di fatto, però, che se da una parte vi è la carognata al privato imprenditore-amico, dall’altra l’esecuzione di un progetto ben fatto e studiato da veri esperti della mobilità urbana rappresenterebbe in questo caso un beneficio enorme per la collettività, che potrebbe finalmente giovarsi della soluzione di un problema atavico che fin troppo spesso vede tutti noi infognati nel traffico prima e dopo l’imbuto di quell’incrocio e delle relative confluenze.
Attendo, di certo poco fiducioso, su entrambi i fronti.

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