Una serata di magia musicale e suggestioni: così si può riassumere il live a cui ha dato vita giovedì sera James Senese nel cuore di Perrone per la festa di Sant’Antonio.Il vecchio ma non domo leone del sassofono ha letteralmente ammaliato le diverse centinaia di spettatori arrivati a piazzetta Perrone per il suo concerto ed a cui Senese ha regalato una carrellata di ricordi ed emozioni che hanno lasciato il segno.D’altronde Senese è figura fondamentale della musica partenopea moderna, musicista divenuto personaggio, noto per il suo carattere burbero e spigoloso (memorabile a tal proposito la gag costruita con Lello Arena nel film “No grazie il caffè mi rende nervoso”) ma soprattutto per la sua classe musicale innata e per il carisma.A 79 anni suonati il “brother in soul” Senese ha cantato e suonato per oltre settanta minuti con consumata maestria, accompagnato da un band ( composta da Fredy Malfi alla batteria, Rino Calabritto al bassoEd Alessio Busanca alle tastiere) in grado di assecondarlo nella sua attuale dimensione artistica live, fatta di esecuzioni cesellate e quasi intimistiche ancorchè eleganti ed evocative.
Non è mancato l’omaggio a “ mio fratello Pino Daniele”, ricordato con la struggente “Chi ten o mare” così come non sono mancati alcuni dei brani del suo ultimo album, “Stiamo cercando il mondo”, uscito lo scorso anno e che intitola anche il tour 2024.Passano i minuti e la piazzetta continua a riempirsi di spettatori, venuti non solo ad ascoltare ma a rendere omaggio ad un artista che ha saputo entrare oltre che nelle orecchie anche nei cuori della gente; tanti cinquantenni e sessantenni cresciuti ascoltando i dischi dei Napoli Centrale ma anche diversi giovani che, in questi anni, stanno riscoprendo il Neapolitan power di cui Senese è stato uno dei padri fondatori.Dopo un’ora il live si ferma e Senese e la band salutano il pubblico ma è chiaro che non potranno scendere dal palco prima dei richiestissimi bis. Alla fine il live si chiude col pezzo che tanti fan aspettavano, “Campagna”, brano cult del 1974 dei Napoli Centrale scritto da Senese e Franco Del Prete e ricco di inflessioni jazz-rock che costituiscono la cifra stilistica di Senese.Alla fine, dopo gli applausi, James non si sottrae all’abbraccio dei fan ed al rito dei selfie, ma ci vorranno parecchi minuti per accontentare tutti, segno tangibile dell’affetto che Ischia prova per il grande artista