domenica, Settembre 8, 2024

Una sottospecie di movida, anche fuori controllo | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 16 luglio 2024

C’è un triste parallelismo tra i Comuni di Ischia e Forio e, in particolare, rispetto a quel che accade tra i due in quanto a movida e diversivi. Più volte, in questo spazio, ho posto in evidenza quello che è sotto gli occhi di tutti, cioè che ormai Forio è riuscita a catalizzare gran parte dell’interesse non solo dei nottambuli, ma anche di coloro i quali gradiscono semplicemente trascorrere una serata all’insegna di una buona passeggiata o di un pasto in un ambiente che non sia esattamente quello che viene definito un “mortorio”. E se ciò è accaduto, cari Lettori, lo si deve alle politiche dell’amministrazione di Enzo Ferrandino, che dopo aver dimostrato al mondo intero la totale sudditanza al Comune di Barano d’Ischia, ha fatto sì che all’ombra del Torrione l’amministrazione di Stani Verde (ma se vogliamo, già quella di Francesco Del Deo) trovasse terreno agevole per risucchiare l’ischiacentricità che da sempre aveva caratterizzato tutto quel che accade, giorno e notte nonché dentro e fuori dai “palazzi”, dell’intera Isola: provvedimenti restrittivi, totale assenza di programmazione e promozione, scarsissima cura del territorio, incapaci al timone e… il gioco è bello e fatto.

Tuttavia (ed eccomi al parallelismo) sembra che adesso anche Forio stia perdendo il controllo della situazione, vivendo quel che già Ischia ha avuto modo di constatare anni addietro, in particolare nella zona della Piazzetta dei Pini e alla Riva Destra. I fatti della scorsa settimana fuori alla Cambusa e le rimostranze dei residenti del luogo lasciano facilmente intendere che anche le frequentazioni foriane non luccicano affatto come l’oro e che, alla lunga, la diffusione incontrollata di locali e di eventi nella zona del porto meriterebbe maggiore attenzione da parte di chi amministra, specie in considerazione del fatto che una volta messoci lo zampino delle Forze dell’Ordine, gli effetti del TULPS difficilmente fanno sconti e si giunge poi all’irreparabile, proprio come accaduto in passato nel Comune capoluogo e che molto presto potrebbe accadere anche nella cosiddetta FoRio De Janeiro (Gesù, Gesù).

Ho l’impressione che si stia esagerando ancora una volta, tanto nel già descritto bordello del giovedì foriano (e non solo) quanto nella pochezza del martedì del borgo a Ischia Ponte, dove si continuano ad ignorare le conseguenze -ad esempio- di una strada come Via Antonio De Luca totalmente “tappata” dai due ruote in sosta fino a tarda notte, mai multati se non quando il sottoscritto va a chiamare i vigili o, quando non li trova “disponibili” (spesso), deve coinvolgere i Carabinieri. Ma è proprio così difficile amministrare un paese senza danneggiare sé stessi e gli altri?

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