Se mettiamo vicino queste due frasi: “Nella mia vita ho commesso tanti errori e forse la prima persona a cui dovrei chiedere scusa è mia moglie” e “la possibilità della nomina del nuovo assessore nella persona di chi oggi le sta vicino” emerge un’amara verità. Quella che vede protagonista Nicola Nicolella e Grazia Parpinel.
Noi ci limitiamo a commentare questa vicenda tenendo conto degli aspetti pubblici della vicenda. Scendere nei dettagli e provare a spiegare quello che è accaduto ce ne importa davvero poco.
Ma quando le vite pubbliche delle persone si intrecciano in maniera così grave con quella pubblica, purtroppo, anche volendo non possiamo astenerci dal commento.
Prima di procedere, e lo diciamo in maniera sincera, è avvilente dover raccontare le vicende politiche di Forio legate alle storie d’amore dei suoi consiglieri. E’ avvilente perché, purtroppo, al centro c’è una donna e, tutto vogliamo, tranne che apparire maschilisti o scadere in ragionamenti terra terra. Ma di questo si tratta.
Io non vorrei parlare della delusione di Nicolella che resta all’opposizione e che assume un ruolo marginale, ma è necessario focalizzarci e capire quello che sta combinando Grazia Parpinel. Sarebbe squallido leggere che, davvero, PDS, sia il nuovo assessore di Del Deo. Un assessorato che sarebbe legato alle questioni della camera da letto della Parpinel. Forio già sta inguaiato. Poi ci mettiamo anche le storie d’amore e i flirt all’ombra del Torrione. No vi prego, risparmiatecelo. E’ vero, 7 o 800 euro al mese fanno bene ad ogni coppia nuova che si forma, ma c’è bisogno di decoro e decenza!
Francesco Del Deo ne deve tener conto. In nessun posto del mondo, infatti, il marito o il compagno del consigliere diventa assessore. Sarebbe come affidare la delega a Michele D’Ambra come amico del cuore di Donatella Migliaccio. Non si può pensare di amministrare un paese con amicizie e amori.
In conclusione, se vogliamo, il sadismo di Francesco Del Deo è arrivato a quote considerevoli. Ora il sindaco potrebbe smetterla di pensare ai suoi nemici e distruggerli e iniziare ad amministrare. Magari ne “godremmo” (il termine è azzeccato) tutti.
secondo te se il compagno della Parpinel è questo P.D.S. è uno scandalo, e se il compagno prima era Nicolella non è uno scandalo: e perchè mai?
perchè una volta tanto è una femmina a gestire il potere a modo suo? perchè Nicolella pensava di dirigerla per sempre e invece lei non si è fatta più dirigere? sei maschilista eccome!
lo scandalo c’era pure prima, quando lei era stata eletta solo in quanto compagna di uno che le ha fatto avere i voti: lo scandalo c’era quando i due apparivano insieme alla tv locale,e sembrava che lui la imboccasse col cucchiaino. Ora che lei si è resa autonoma e si è messa a dirigere il gioco vi viene il mal di pancia.
voi giornalisti avete taciuto la notizia prima e avete sbagliato, vi stava bene che Jack e Rose si facevano i fatterelli loro mentre il titanic affondava!
Un amore*******
Ma che c ne fott!!a nuij e sti ruj sciem!!
” E’ più facile x l’uomo essere grande nell’opera che non nella Vita” Nicolella sembra non essere stato grande sia nell’opera che nella Vita.Un UOMO non espone al pubblico ludibrio creando nello specifico anche ilarità fra il pubblico una eventuale compagna di Vita.La lettera inviata ai giornali di ” Cicero pro domo sua” è disgustosa. Di cattivo gusto! Vale pur sempre il detto di ” Rustica progenia semper villana fuit”Ai suoi fini narcistici e politici mette in piazza una relazione ( Da talamo soddisfacente?) da verificarne anche questo aspetto se la vogliamo cantare tutta!Il “Cherubino” Nicola Nicolella, simpaticamente eletto da una N.D. napoletana vicina alla Parpinel per i suoi riccioli biondi e “colorati” , per congratularsi e ricompensare la consigliera del suo operato politico, si dice che le abbia regalato una macchina. E dopo la delusione politica con il suo fare contadino l’ha pretesa indietro. La macchina doveva servire a scopi di lavoro alla gia’ assillata- affaticata Grazia. E per lo stesso avvocato contadino tornava utile il cadau. Squallido. Misero.Lui ostenta tutto il suo fare presente e politico, ma a che fine se nella sua stessa squallida espressione dell’appropriazione delle quattro ruote si traduce nel ” do ut des? Tutto è calcolato . Tutto deve ritornare perchè ai contadini( senza offesa per questi ultimi) quando vano le scarpe strette sono guai !…