giovedì, Dicembre 26, 2024

Unioni Civili, slitta la discussione in consiglio

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Nel consiglio comunale di questa mattina, non è stato trattato lo spinoso argomento delle unioni civili. Così, la presentazione della proposta firmata da Luigi Di Vaia, insieme con Luca Montagna, è stata rinviata al prossimo consiglio comunale, complice l’assenza di Ciro Ferrandino, da sempre favorevole alle unioni civili.
«Già soltanto l’aprire una pacata e civile discussione nel paese, rappresenta un piccolo passo verso una semplice scelta di civiltà» ha commentato Di Vaia, consapevole in effetti dell’orientamento sfavorevole dello stesso Partito Democratico. Il centrosinistra ha già espresso, in effetti, una serie di perplessità sul tema-
I numeri perché Ischia istituisca il registro delle unioni civili, aprendo non solo alle coppie omosessuali ma a tutte quelle prive di reali vincoli giuridici, non sembrano esserci: con i proponenti Di Vaia e Montagna, favorevoli sarebbero Enzo Ferrandino e, all’opposizione, Ciro Ferrandino. Oltre, naturalmente, al sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino: «Sono favorevole, ma solo per i risvolti simbolici di un voto per le unioni civili. Il Comune, per la verità, non ha nessuna competenza in merito. Tanto più che tanti Comuni, in Italia, hanno deliberato in tal senso, ivi comprese alcune città importanti, e non mi sembra cambiato un granché. E sostanzialmente va rispettata la sensibilità dei consiglieri proponenti, ma anche il sentimento di tanta gente comune che ritiene che l’amministrazione comunale debba dedicarsi ad altro».
E se tra i “no” decisamente rumoroso è quello del capogruppo Pd in consiglio comunale Pasquale MigliaccioDa cattolico sarei preoccupato dalla possibilità che una coppia omosessuale arrivi ad adottare dei figli: credo che una famiglia debba fare leva su genitori di sessi diversi: un uomo e una donna, figure insostituibili. Non sono contrario alle coppie omosessuali, ripeto, ma all’estensione di alcuni diritti sì»), molta curiosità desta la posizione di Gianluca Trani.
Un no deciso, invece, sembra riflettere l’orientamento profondamente cattolico del Pd ischitano, portatore di valori senz’altro più afferenti alla vecchia Democrazia Cristiana che non alla sinistra progressista. Per tacere, naturalmente, della posizione “tranchant” del centrodestra, emersa in tutta la sua perentorietà dalle dichiarazioni di Marianna Boccanfuso, commissario cittadino di Forza Italia: «L’istituzione del registro – ha sottolineato – sarebbe una via surrettizia per arrivare ad equiparare del tutto le unioni omosessuali alle unioni matrimoniali tra un uomo e una donna, magari con la possibilità in futuro anche dell’adozione di figli. Il che sarebbe una evidente distorsione delle cose naturali».

Pasquale Raicaldo

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