Hanno colorato l’isola per quattro giorni. E ieri, nell’ultimo meraviglioso atto, hanno ritratto – con matite e pennelli – gli angoli più belli del Parco Idrotermale del Negombo, a Lacco Ameno, in una lunga maratona (“Negombo Sketchcrawl” il titolo) che si è protratta dalle 10 alle 16. Si è concluso così, tra gli sguardi rapiti e conquistati di turisti e ischitani incuriositi, il IV Urban Sketchers Workshop. Disegnare, tutti insieme, ciò che ciascuno vede con i propri occhi. Non importa dove: anzi, meglio se su un taccuino o su una Moleskine. L’importante è, come si legge sul manifesto del movimento, mostrare il mondo, un disegno alla volta.
E sotto gli occhi compiaciuti del Duca Paolo Fulceri Camerini e del direttore della struttura, Marco Castagna (deus ex machina dell’evento), oltre trenta artisti si sono ritagliati angoli di bellezza per restituire, a mo’ di reportage, alcuni degli angoli del parco: la rigogliosa flora, le opere d’arte disseminate tra le piscine, le grotte. A tempo di record, visto che alle 16 taccuini, quaderni e opere erano già in bella mostra, degna conclusione di una giornata dedicata alla bellezza. Quella reale, dell’isola sferzata da un vento suggestivo, e quella riprodotta, in maniera decisamente virtuosa, da Jenny e Antonella, Margra e Jessie, Matteo e Daniela, Rosa e Aylish, Anna Maria e Angela, Renata e Maria Teresa, Marianna e Irene, Florence e Nicola, Lucia e Brigitte. E ancora: Birgit e Tilu, che arrivava dall’Estonia. Monica e Blasco, Amanda e Ievgen (dalla Corea del Sud!), Nicole e Linda, Cyril e Umberto, Christine, Chris e Simonetta. Ai quali, nella giornata di ieri, si sono uniti con estremo piacere alcuni tra i più talentuosi artisti di casa nostra, a cominciare da Antonella Buono e Massimo Venia.
Un esercito di discepoli, guidati nell’intensa quattro giorni da Simo Capecchi, Caroline Peyron e Kelly Medford, gli istruttori di un Workshop che – hanno sottolineato – non ha vere e proprie gerarchie.
Un evento di notevole spessore, che impreziosisce l’autunno culturale di un’isola che ha attraversato l’arte e la filosofia, l’antropologia e la sociologia. Aprendosi al bello e alla qualità: il che lascia ben sperare per il futuro.
Nei giorni precedenti, gli Urban Sketchers avevano avuto nel Castello aragonese il loro privilegiato quartier generale. Dedicandosi al reportage del maschio, ritratto dalla prospettiva classica (alcune sessioni si sono sviluppate dalla terrazza di Villa Antonio) o dall’interno, attraverso i mille particolari che non sono sfuggiti alla pletora di artisti poliglotti. Apprezzatissimi i lavori di un gruppo nutrito ed eterogeneo, dalle mille sensibilità, impreziosito certo dalla presenza maiuscola di Gérard Michel, guest artist dal Belgio. Fanno capo, gli artisti en plein air, ad un’associazione noprofit internazionale con sede a Seattle, negli Stati Uniti, fondata nel 2009 da un gruppo di diversi paesi con l’intento di promuovere il disegno dal vero come forma di narrazione e reportage. L’evento ischitano è stato reso possibile dalla sensibilità di Associazione amici di Gabriele Mattera e Parco Idrotermale Negombo. E gli Urban Sketchers, conquistati dall’isola e dai suoi angoli, torneranno. E’ una promessa.