domenica, Novembre 17, 2024

Vacanze da sogno al Faro di Punta Imperatore? Possibile

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Alzi la mano chi non ha mai, diciamo mai, sognato o desiderato di vivere in un faro. Sì, quei bellissimi fari lambiti dalle onde del mare, con le navi che vi passano e salutano con un colpo di sirena, icona di vacanze romantiche e non solo. Oggi, grazie al progetto “Valore Paesi Fari” questo sogno sarà presto realizzabile anche in Italia!

Sono ben 11 i fari presso cui, presto, si potrà soggiornare presentando domanda e partecipando ad un bando. Una apertura che il Demanio Italiano ha deciso di fare anche per la riqualificazione di beni altrimenti prossimi all’abbandono. E tra tutti spicca quello di Punta Punta Imperatore sulla nostra isola d’Ischia.

Una occasione davvero ghiotta per la promozione di un’area che andrebbe, altrimenti, dimenticata.

La figura del custode del faro è, infatti, andata in pensione in Italia, sostituito da un sistema automatizzato, la lanterna è funzionante, ma gli edifici possono essere riconvertiti e riutilizzati in strutture turistico-culturali, punti informativi e ristorativi, come avviene in molti paesi d’Europa, ma anche negli USA, Canada e Australia.

Il portafoglio è composto da 11 fari di proprietà dello Stato, di cui quattro proposti dal Ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana. Si tratta del Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG). A questi si aggiungono quattro fari proposti dal Ministero della Difesa: il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso sull’isola del Giglio (GR), e il Faro di Capo Rizzuto (KR) e il Faro Formiche a Grosseto, sull’isolotto Formica Grande. Questi ultimi due immobili sono stati proposti dalla Difesa nel corso dell’evento di oggi e, a breve, entreranno a far parte della rete Fari e saranno anch’essi oggetto di una consultazione pubblica.

IL PROGETTO

A partire dal 10 giugno e per i prossimi due mesi, l’Agenzia avvia una consultazione online, che ha l’obiettivo di informare, raccogliere idee, proposte e suggerimenti, verificare l’interesse da parte del territorio e del mercato rispetto agli immobili individuati e alle idee sviluppate, al fine di definire il miglior percorso di valorizzazione in vista della successiva pubblicazione dei bandi di concessione. Può partecipare alla consultazione chiunque sia interessato ad offrire il proprio contributo e desideri instaurare un dialogo diretto sul progetto: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. La procedura ad evidenza pubblica Nella fase successiva saranno pubblicati i bandi di gara per la concessione fino a 50 anni dei Fari, che saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditorale che di sostenibilità economico-finanziaria. Si partecipa compilando i form on-line, disponibili su sito del demanio nella pagina dedicata al Progetto Fari. I bandi di gara saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta.

Un considerevole passo avanti nella costruzione di una rete di punti turistici di valore e responsabili, che rispettano la tanto invocata sostenibilità e qualità dell’esperienza da vivere in chiave «green» a sostegno della conoscenza e salvaguardia dell’ambientale.

Pronti a rivivere le emozioni dei più romantici film da cartolina con un soggiorno al faro… o ad incontrare il drago Elliott del famoso film Disney?

1 COMMENT

  1. Certo i business sono una caratteristica della fase attuale e il governo Renzi cerca di farli realizzare anche con entusiasmo a vedere l’immagine dell’attuale ministro dei beni culturali che ha annunciato l’operazione.

    Vedremo come verrà eseguita dai soliti noti!

    Quando non si avrà più niente cosa si farà?

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