Vescovo Lagnese | All’indomani del forte sisma che ha colpito la nostra bella isola, e in particolare le comunità di Casamicciola Terme e di Lacco Ameno, una Parola del Signore ci è stata donata come olio che consola e balsamo che lenisce le ferite: «Io sarò con te!» (Gdc 6, 12). Il Signore è venuto a dirlo a tutti noi che, visitati dal terremoto, abbiamo forse visto vacillare, insieme alle nostre case, anche la certezza dell’amorevole presenza di Dio e ci siamo chiesti: «Se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo?» (Gdc 6, 13). Ma il Signore è con noi anche se ci è capitato tutto questo. Sì, Lui è con noi sempre e chiede a ciascuno di noi di essere segno della Sua presenza. Abbiamo toccato con mano la presenza del Signore nella nostra vita attraverso la solidarietà e l’impegno fattivo di tanti che si sono prodigati per soccorrere i diversi feriti e offrire i primi aiuti a quanti hanno perso la casa. Ringraziamo il Signore per i tre bambini estratti vivi dalle macerie, per i quali i soccorritori hanno profuso ogni energia al fine di riportarli sani e salvi all’affetto dei loro cari.
Preghiamo per le due persone decedute e siamo vicini alle loro famiglie e a tutti coloro che hanno perso la casa, spesso frutto di un’intera vita di sacrifici. Ringraziamo in modo specialissimo il Santo Padre Francesco per aver espresso affettuosa vicinanza a quanti soffrono e viva solidarietà al nostro popolo e per averci assicurato il dono della sua Benedizione Apostolica e della sua costante preghiera. Manifestiamo la nostra gratitudine verso quanti, a vario titolo, hanno voluto parteciparci la loro prossimità e testimoniarci la loro piena condivisione per l’ora difficile che vive la nostra Isola. I vescovi campani, uno ad uno, ci hanno raggiunto telefonicamente per assicurarci il loro ricordo nella preghiera e la loro volontà di attivarsi con le loro Chiese per offrirci un concreto aiuto; primo fra tutti il presidente della Conferenza Episcopale Campana, Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe.
Tanti altri vescovi italiani si sono fatti presenti e in particolare l’intera Conferenza Episcopale nelle persone del suo Presidente, Sua Eminenza il Cardinale Gualtiero Bassetti, e del Segretario generale, Sua Eccellenza Mons. Nunzio Galantino, i quali ci hanno manifestato la solidarietà dell’intero episcopato italiano e hanno assicurato il fattivo sostengo della CEI. Esprimiamo vivo desiderio che, a quanti hanno perso la casa, sia offerta al più presto una dignitosa e stabile abitazione.
La ricostruzione delle zone interessate dal sisma avvenga in maniera rapida anche per permettere che l’attività turistica dell’Isola possa continuare. Chiediamo pertanto alle Autorità di Governo di attivarsi prontamente per una celere ricostruzione degli edifici distrutti e la messa in sicurezza dei tanti fabbricati coinvolti. Riteniamo che non sia questo il momento per dare spazio a polemiche infruttuose e perciò poco opportune. Ci riferiamo, in particolare, all’annosa questione dell’abusivismo edilizio – che pure, ne siamo consapevoli, è presente sulla nostra Isola e che pertanto va affrontato da parte di tutti con senso di concretezza e di piena responsabilità e senza lasciarsi ingabbiare dai lacci della burocrazia – che di certo non può essere ritenuto la vera causa dei crolli che hanno interessato per la maggior parte edifici di non recente costruzione e numerose chiese dell’Isola.
Ai turisti che si trovano in questo momento a Ischia e a quanti avevano progettato di trascorrere prossimamente qualche giorno di distensione e di riposo sull’Isola chiediamo di non rinunciare alla loro vacanza in mezzo a noi: è questo un modo concreto per esprimerci solidarietà e aiutarci a ripartire. Aiutateci affinché la stagione turistica non si concluda anticipatamente, provocando così serie difficoltà economiche per tanti lavoratori ed operatori del settore. Se infatti i nostri ospiti abbandonassero la decisione di venire sull’Isola verde, per molti ciò sarebbe motivo di perdita di lavoro. Da parte mia e dell’intera Chiesa di Ischia piena disponibilità a venire incontro in tutti i modi possibili alle necessità di coloro che stanno soffrendo. Attraverso la nostra Caritas diocesana, continuamente in contatto con quella italiana e della Campania, vogliamo offrire il nostro concreto contributo al fine di assicurare il nostro sostegno alle comunità ferite.
Invitiamo le comunità parrocchiali dell’Isola a raccogliersi in preghiera, nei modi che loro riterranno più opportuni, per invocare l’aiuto del Signore e l’intercessione della Madonna sull’intero popolo ischitano. A tutti assicuro la mia preghiera e per tutti invoco la Benedizione del Signore.
Ischia, dalla Sede Vescovile, addì 23 agosto 2017.