Ida Trofa | Continua a tenere banco la questione della antenna TIM su via Pio Monte della Misericordia e lo fa nell’opinione pubblica, a suon di polemiche, contestazioni e carta bollata.
Il colosso della telefonia e il Comune se le danno di “santa ragione” e i cittadini protestano sulla spinosa questione di quella che è ormai stata ribattezzata la Via dell’Antenna.
Un quadro a tinte fosche in cui una certa politica di speculazione e opportunità ha messo lo zampino, oltre alle indubbie doti affaristiche di chi investe e intende, ovviamente, rientrare in tutti i modi degli investimenti.
Dopo la querelle, le manifestazioni, i ricorsi al TAR e alla Corte dei Conti con tanto di denunce, sequestri e ri-sequestri (a volte corretti, a volte sbagliati) da parte del comune, il comitato “No Antenna” entra nel vivo con la sua azione di contestazione e lotta civile all’installazione di quello che ritengono un ecomostro.
In una lettera, scritta dall’Avv. Agostino Iacono alla TIM, tutte le perplessità ed i dubbi anche normativi del comitato.
La lettera del comitato “No antenna“ alla TIM
“Gentile Dott.ssa Aurora Testa della TIM srl, a nome del costituendo Comitato spontaneo di cittadini del Comune di Casamicciola Terme, ricevete questa nostra lettera per mettervi al corrente di una grave situazione di potenziale pericolo che sta minacciando il territorio del Comune di Casamicciola Terme e delle gravi lacerazioni nella nostre comunità già affranta dall’alluvione del 2009 e dal sisma del 21 agosto. In riferimento all’installazione della SRB per la telefonia mobile provvisoria (cd carrato) posizionata da TIM in via Monte della Misericordia snc su immobile identificato in Catasto al Foglio 8 particella 1070, la comunità residente esprime preoccupazione (legittima e fondata)”
I motivi delle perplessità
Le perplessità si basano sulle seguenti motivazioni, scrive Iacono: “il principio di precauzione e di cautela per la salute dei cittadini residenti ivi compresi i bambini impone di adottare ogni cautela in vista di danni ipoteticamente possibili, rilevando che la massimizzazione del diritto alla comunicazione trova un primo confine invalicabile nell’incomprimibilità del diritto alla salute. Oggi la comunità interessata rimane sguarnita di ogni garanzia (non essendoci nessuna corretta informazione a tal riguardo) di protezione della salute dagli effetti negativi delle emissioni elettromagnetiche derivanti dall’installazione della SRB (peraltro in un contesto sensibile dal punto di vista ambientale e paesaggistico nonché dal punto di vista dell’alta densità abitativa della zona). Ad oggi la comunità è giustificatamente preoccupata in quanto la salute è minacciata dall’esposizione elettromagnetica derivante dalla suddetta installazione;l’impianto SRB è stato installato in un’area di interesse paesaggistico e ambientale, con modalità notevolmente impattanti dal punto di vista dell’impatto visivo. Basti pensare che la SRB si trova a lato di una strada principale quale è la via Monte della Misericordia (dove è stata interessata dalla violenta alluvione del 2009 che causò danni materiali e fisici oltre alla morte di una giovane donna) che collega le zone turistiche più importanti del territorio di Casamicciola Terme dalla quale si vede un “qualcosa” che non ha nessuna attinenza al contesto territoriale della zona nonché si evidenzia che molte abitazioni sono site ad altezza superiore della SRB che ha un impatto di “orrore” visivo. E’ evidente – ictu oculi – che non è assicurato un corretto insediamento urbanistico e territoriale dell’impianto e non viene garantito il principio di minimizzazione (che deve essere perseguito dagli operatori giuridici interessati nell’installazione di tali impianti) dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. E’ possibile mai che è stata individuata un’area sensibile dal punto di vista turistico, dal punto di vista di densità abitativo e dal punto di vista ambientale e paesaggistico con notevole impatto visivo su un’isola che una linea costiera di 43 km e una superficie di circa 46,3 km²!?.
In questo caso non c’è nessuna tutela dell’ambiente che è connessa alla tutela della salute) nella scelta errata dell’ubicazione dell’impianto che è in conflitto con la tutela dell’ambiente, della salute e del corretto assetto del territorio; inoltre, è stata scelta un’area sensibile per l’installazione della SRB visto che dista poche centinaia di metri dall’unico ospedale esistente sull’Isola d’Ischia nel vicino e confinante Comune di Lacco Ameno, dista poche centinaia di metri dalle scuole esistenti sul territorio di Casamicciola Terme (attività scolastica Istituto Comprensivo “E. Ibsen” svolta presso l’immobile “Ex albergo Ischia Casa della Vela” sita al Corso V. Emanuele in Casamicciola Terme e attività scolastica svolta presso la Scuola “Alcide de Gasperi” in Corso Luigi Manzi – Casamicciola Terme (NA) e dista poche centinaia di metri dalla casa Albergo di riposo per anziani (Casa di riposo Villa Joseph in Casamicciola Terme al Corso Vittorio Emanuele, 29 che eroga servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale ad anziani non più completamente autosufficienti che, pertanto, non possono più risiedere presso il proprio domicilio o presso le proprie famiglie); in tal senso si evidenzia che, fermo restando il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità stabiliti per legge, nel rispetto del principio di precauzione, qualsiasi localizzazione deve tendere alla minimizzazione dell’esposizione umana alle onde elettromagnetiche nei siti sensibili in vicinanza di ospedali, case di cura e di riposo, scuole ed asili nido, oratori, orfanotrofi, parchi gioco, ivi comprese le relative pertinenze. Infatti anche i cittadini degli altri comuni sono preoccupati poichè hanno interesse per la struttura ospedaliera e per la casa di riposo utilizzate da tutti i cittadini dell’isola d’Ischia;
presumibilmente l’installazione provvisoria di un mezzo carrato Telecom SRB è avvenuta su un’area dove sono state eseguite opere in contrasto ed in difformità con le prescrizioni date dalla Soprintendenza nel parere acquisito al protocollo generale del Comune di Casamicciola Terme, come si evince dagli accertamenti in itinere adotatti dal Comune di Casamicciola Terme e dall’ordinanza dirigenziale del predetto Ente Locale n. 72 del 26/08/2021 ad horas di ripristino dello stato dei luoghi ai sensi degli artt. 27 e 34 DPR 380/01 e ss. mm ed ii; l’ultima motivazione è di natura sociale. La zona dove è ubicata l’installazione della SRB è già interessata dall’alluvione del 2009 e dal terremoto – sisma del 21 agosto 2017. La popolazione risulta stanca perché già deve affrontare e concentrarsi su queste problematiche, che hanno anche un impatto economico devastante e si trova di colpo, senza una corretta informazione e senza un loro coinvolgimento, ad affrontare anche la problematica dell’installazione di una SRB per la telefonia mobile provvisoria e pertanto ci troviamo di fronte a una popolazione già lacerata e logorata da recenti e gravi calamità naturali (alluvione e sisma). È possibile che non si considerino questi aspetti? E’ possibile mai che sia stata individuata un’area non confacente con l’assetto territoriale esistente sull’Isola d’Ischia?“
In conclusione: “Rimuovetela”, cosi chiosano i “No Antenna”
“CHIEDIAMO E INVITIAMO la Spett.le Telecom Italia Spa e la Dott.ssa Aurora Testa, di intervenire al più preso, in particolar modo per: sospendere e rimuovere l’impianto installato della SRB per la telefonia mobile provvisoria (cd carrato) posizionata da TIM in via Monte della Misericordia snc su immobile identificato in Catasto al Foglio 8 particella 1070 per tutti i motivi esposti, con rinuncia al contenzioso avverso i provvedimenti adottati dal Comune di Casamicciola Terme; una collaborazione con gli enti locali dell’Isola d’Ischia (in particolare con il Comune di Casamicciola Terme) su un tema “di crescente attualità in tutta Italia, con le preoccupazioni e le sensibilità dei cittadini che ormai quotidianamente si confrontano e si scontrano con una legislazione nazionale e regionale confusa e contraddittoria”, al fine di trovare un percorso condiviso tra le esigenze delle comunità e il legittimo piano di sviluppo del gestore ed, eventualmente, individuare la localizzazione di un sito alternativo laddove vengano rispettate tutte le esigenze e le prescrizioni indicate, visto che l’area in oggetto scelta è inadeguata a contemperare le esigenze dei cittadini da un lato e dell’impresa in oggetto dall’altro lato”.
I cittadini confidano che questa lettera possa far riflettere e soprattutto agire tenendo conto delle preoccupazioni legittime della comunità interessata.
Nel caso, chiedono gli esponenti del gruppo: “preannunciandoVi, in mancanza, saranno intraprese petizioni, manifestazioni civili di protesta al fine di mantenere alta l’attenzione per la sensibile problematica”
Basterebbe studiare o avere l’umiltà di chiedere a chi lo fa……ma in Italia la gente si informa dal “cugggiiinnooo””