Ida Trofa | Si chiude con la mancata firma del contratto da direttore tecnico Amca il 2019 e l’era di Antonio Conte alla direzione della società monnezzara di Casamicciola Terme.
In virtù della sentenza che lo vede affermarsi contro il comune di Casamicciola Terme, con la longa manus e le dichiarazioni a favore dell’amministratore unico Mario Lettieri, l’architetto non ha firmato il nuovo contratto, forte degli indennizzi riconosciutigli. Al suo posto un già esponete delle forze dell’ordine che resterà in servizio almeno per i prossimi tre mesi. Si tratta di Vincenzo Tortora. Le formalità e gli accordi contrattuali sono già stati formalizzati. Il dottor Tortora sarà il prossimo direttore tecnico AMCa. Ovviamente le supposizioni e le congetture sulle sue vicinanze politiche si sprecano.
Intanto, poco prima di Natale, l’architetto casamicciolese aveva servito l’ennesimo conto alla comunità di Casamicciola per tramite dei suoi ex compagni di amministrazione.
L’ultimo atto in ordine di tempo del contenzioso, tra l’ormai ex direttore tecnico della società municipalizzata AMCA srl, Antonio Conte e l’azienda per la quale fino a dicembre 2019 era contrattualizzato. Rappresentato dagli avvocati Filippo e Dario Barbagallo, Conte ha prodotto un atto di pignoramento presso terzi nei confronti dell’Azienda Multiservizi Casamicciola e della Banca Popolare di Milano, la BPM SpA di Napoli e al Comune di Casamicciola Terme.
Il tecnico ha chiesto che siano pignorate tutte le somme di pertinenza dell’AMCA a qualsiasi titolo detenute sul conto corrente dall’istituto bancario nonché dal Comune di Casamicciola Terme fino alla concorrenza della somma indicata in precetto (contenzioso per mancato riconoscimento delle pozioni e dello stato assunzionale, ndr) di euro 53.077,66 oltre quanto maturando per interessi legali dal 1 ottobre 2019 fino alla data dell’effettivo soddisfo e delle ulteriori spese occorrente.
Ovvero “le somme che l’istituto bancario milanese e l’Ente Locale detengono, possiedono, deterranno o possiederanno a qualsiasi titolo e per qualsiasi ragione, e cioè la somma che hanno incassato o incasseranno per conto della società debitrice fino alla concorrenza dell’importo di euro 78.616,79 corrispondente, ai sensi dell’art. 546 cpc, all’importo precettato aumentato della metà per interessi e spese della presente procedura”.
La BPM srl e l’AMCA srl sono state invitate a comparire davanti alla sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli, all’udienza in programma il prossimo 21 febbraio 2020 affinché assista alla dichiarazione stessa ed agli ulteriori atti, con espressa avvertenza si procederà ai sensi di legge ed al contempo invita il Banco BPM ed il comune nella persona del sindaco Castagna a consegnare la dichiarazione con la quale, personalmente, o a mezzo di procuratore sociale o del difensore, dovranno specificare di quali cose o somme sono debitrici o si trovano in possesso e quando ne debbano eseguire la consegna o il pagamento, specificando altresì i sequestri ed i pignoramenti eseguiti presso di sé, nonché le cessioni notificate ed accettate.In caso di mancato invio, la dichiarazione dovrà essere resa in udienza. In assenza di entrambe le circostanze il complesso che concorre alla somma richiesta si considererà non contestato.