Si aggrava la posizione di L.M., l’ex marito finito al centro della cronaca perché gravemente indiziato dei reati di stalking e lesioni personali a carico dell’ex coniuge, L.D.A. La storia che vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, vive una nuova pagina che inizia a diventare preoccupante.
Nel pomeriggio di mercoledì, personale della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – IV Sezione Indagini – violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli a carico, appunto, di L.M. gravemente indiziato dei reati di stalking e lesioni personali a carico dell’ex coniuge.
La misura è stata eseguita al termine di una lunga e impegnativa attività d’indagine, condotta dagli agenti del Commissariato di Ischia coordinato dal vicequestore Ciro Re, che è scaturita a seguito di una richiesta di ammonimento, ex art. 8 D.L. 11/2009, presentata nello scorso mese di marzo da una giovane donna ischitana poiché lamentava reiterate e illegittime condotte di stalking ad opera dell’ex marito, tali da costringerla a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, ingenerando nella stessa il fondato e costante timore per la propria incolumità nonché un conseguente e perdurante grave stato di ansia e di paura.
Nonostante l’immediato avvio del procedimento amministrativo finalizzato al “contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”, l’uomo ha continuato nelle citate condotte persecutorie, concretizzatesi sia con pedinamenti che con aggressioni verbali e fisiche tuttavia mai denunciate dalla donna perché timorosa di incrinare i già instabili rapporti con l’ex marito. All’uomo, era stato applicato il “braccialetto elettronico antistalking”, con il quale era stato inibito l’avvicinamento alla vittima in un raggio inferiore ai 500 metri. Una misura, quella della “libera circolazione” con il braccialetto che, evidentemente, non ha impedito allo stesso di reiterare le sue condotte e di violare l’obbligo di avvicinamento.
Dopo diversi controlli e dopo diversi interventi degli equipaggi della Polizia di Stato, con l’invio delle informative di reato, i giudici hanno deciso di aggravare la misura coercitiva e di applicare all’uomo gli arresti domiciliari. In pratica, ora non può uscire di casa.
L’escalation di violenza di questo ex marito contro l’ex moglie aveva raggiunto il suo apice nella scorsa estate allorquando la donna era rimasta vittima di una violenta e brutale aggressione – alla presenza dei figli minori – sia verbale che fisica tanto da costringerla a fare ricorso alle cure mediche in ospedale.
Le attività d’indagine hanno consentito di cristallizzare una esatta e completa ricostruzione degli eventi penalmente rilevanti.