martedì, Settembre 17, 2024

Violentava la figlia minorenne anche a Pasqua e a Santo Stefano, padre-orco va in carcere

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I dettagli di questa storia, ripercorsi dall’ordinanza di custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli ed eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Ischia e dalla stazione di Forio sono terrificanti. Alla lettura, chi scrive, ha provato conati di vomito. Un racconto impietoso, carico di dettagli orribili ed irripetibili.

E’ una storia da incubo vissuta tra le mura domestiche. Mura domestiche già tormentate dalla storia nella quale era piombata questa famiglia e che, alla luce di quanto emerge, hanno continuato a diventare ancora più tenebrose se consideriamo che gli eventi avvenivano durante i permessi “premio” per l’uomo e il ritorno a casa della minore che, in altri periodi dell’anno, era accolta in una comunità.

Una famiglia completamente allo sbando tanto che è lo stesso GIP a mettere nero su bianco: “La circostanza che il narrato della persona: offesa non trovi conferma nei comportamenti del nucleo familiare trova ragione nell’evidente protezione che gli stessi assumono riguardo a quello che viene visto come un ulteriore elemento di turbamento ed anche in ragione del fatto che la valenza disfunzionale della stessa risulta messa in discussione sia dagli episodi, sempre di natura sessuale, posti in essere dal fratello nei confronti della sorella e si adi quando prima affermato, e poi ritrattato, da una delle altre sorelle ai comportamenti sempre abusanti del padre in suo danno. E’, peraltro, di evidenza macroscopica la circostanza che i familiari della minore siamo compattamente inattendibili a fronte di un racconto dei fatti operato dalla persona offesa non solo sempre entrato e logicamente coerente ma anche immune da intenzioni calunniatorie anche il tormento interiore che l’intera vicenda risulta procurarle, come testimoniano in atti”.

Una storia di abusi ripetuti sull’isola d’Ischia tra il 2015 e il 2016 e Trapani nel 2021 in occasione della Pasqua e della Festa di Santo Stefano. Abusi che, sempre il GIP, racconta essere avvenuti “di mattina e di pomeriggio, quasi ogni settimana approfittando della momentanea assenza degli altri componenti della famiglia”. L’aspetto più terrificante di tutti è che tutto questo inferno sia stato vissuto, come descrive il GIP “anche quando quest’ultima era minore di 10 anni”.

L’indagine che riportato l’uomo in carcere è stata lunga ed articolata. Un lavoro molto complesso che ha permesso di consolidare i capi d’accusa e che sono stati vagliati da diversi Tribunali.

A marzo 2024, inoltre, il 19/3/2024 al fine di verificare l’attendibilità del narrato da parte della minore, si accertava che quest’ultima era in grado di collocare, correttamente i fatti nel tempo e nello spazio e che, pur nel forte stato ansioso-depressivo nel quale versava, non erano presentì elementi idonei ad alterare il racconto della realtà.

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