L’immagine di un’azienda ha assunto ormai un ruolo cruciale nel posizionamento della stessa all’interno del settore di mercato di competenza; essa si basa in buona parte sulla valorizzazione del marchio (o brand) attraverso strategie di comunicazione e advertising sempre più mirate ed aggressive, che esplorano costantemente le grandi potenzialità dei nuovi mezzi di comunicazione e dei social media. Ad integrazione di questo genere di politiche promozionali vi è anche un’altra pratica, denominata “visual marketing”: di seguito, vediamo di cosa si tratta e come si colloca all’interno delle strategie promozionali di un marchio aziendale.
Cos’è il visual marketing
Come si può intuire dal nome stesso, il visual marketing è un tipo di strategia promozionale che si basa principalmente sull’immagine e, più in generale, su elementi visivi; va però specificato che l’immagine in questione non è di natura grafica né bidimensionale ma è quella veicolata da un oggetto che, nell’ambito del visual marketing, promuove un brand, sintetizzando efficacemente tutti gli elementi che rendono quest’ultimo riconoscibile al pubblico; per tanto, non si tratta soltanto di oggettistica promozionale, ma piuttosto di un processo di creazione di un veicolo per il messaggio chiave del core business e della politica aziendali. Per questo, ogni singolo oggetto deve caratterizzarsi non soltanto perché riporta il logo o i colori di un’azienda ma anche per la capacità di trasmetterne i valori e la mission. Non a caso, il visual marketing è una scienza a tutti gli effetti – seppur molto giovane – nata da alcuni studi condotti negli anni Sessanta dalla studiosa statunitense Susan Sontag, poi sviluppati nei decenni successivi.
A cosa serve il visual marketing
In sintesi, il visual marketing ha come scopo primario quello di promuovere un brand, non solo attraverso simboli e combinazioni cromatiche, ma anche mediante un approccio scientifico e professionale. In altre parole, non basta confezionare penne e calendari – per citare gli esempi più comuni – per implementare una corretta strategia di visual marketing ma, di contro, è necessario integrare competenze di vario tipo, che vanno dalla comunicazione al merchandising alla pubblicità, così da ottenere un risultato efficace che possa sortire effetti realmente positivi sul brand da promuovere. L’intero processo, infatti, deve basarsi anzitutto su una strategia chiara che preveda un’accurata selezione degli articoli e dei prodotti da utilizzare all’interno del piano di visual marketing, anche attraverso un confronto costante tra il committente e l’operatore.
Perché rivolgersi a professionisti del settore
Sulla base di quanto evidenziato fin qui, è consigliabile rivolgersi a professionisti esperti e qualificati. Il motivo è semplice: il visual marketing deve essere mirato, così da poter soddisfare “il bisogno delle aziende di cambiare il loro approccio al mondo della comunicazione tramite l’oggetto”, come sottolineano gli esperti di Duelle-Promotions.com. L’azienda, che ormai opera nel settore da oltre dieci anni ed ha fin da subito investito anche sulla creazione di un catalogo online, si prefigge l’obiettivo di “di offrire la massima qualità sia nei prodotti sia nel servizio”, introducendo una “filosofia completamente nuova” in grado di soddisfare le esigenze delle aziende che intendono passare “dal semplice gadget banale e comune a tutti, ad un articolo rappresentativo”. Non va sottovalutato, inoltre, il ruolo fondamentale del visual marketing in una congiuntura storica particolare come quella rappresentata dal periodo successivo al lockdown per il COVID-19; “abbiamo visto il lockdown come una opportunità per accrescere la nostra esperienza” – spiegano ancora gli esperti della Duelle-Promotions – “abbiamo riconvertito una linea di produzione per realizzare prodotti anti covid-19. Questo ci ha dato la possibilità, in un momento dove le attività promozionali e gli eventi hanno subito un arresto drammatico, di poter continuare a lavorare con flessibilità, mantenendo attiva e performante la nostra azienda”.