Condono e abusivismo, a Forio la questione resta si strettissima attualità. Al punto che Vito Iacono, capogruppo de “Il Volo”, chiede a gran voce un consiglio comunale ad hoc. Non spiegandosi il silenzio sconcertante dell’amministrazione su un tema che già in passato aveva creato grattacapi alla politica (Franco Regine docet). Così, con una missiva indirizzata a Michele Regine, presidente del Consiglio Comunale di Forio, e al sindaco Del Deo, Iacono chiede la convocazione urgente e straordinaria di un Consiglio Comunale monotematico sull’edilizia privata ed in particolare per discutere e deliberare su una serie di punti. Tra i quali: la relazione del Sindaco e del Responsabile del Procedimento sullo stato di redazione del PUC; l’stituzione della consulta per l’ambiente, l’edilizia e la pianificazione territoriale; la nomina dei componenti esperti Commissione Locale per il Paesaggio; la definizione linee guida per la definizione delle pratiche di Condono Edilizio, presentate ai sensi delle Leggi n. 47/85 e n. 724/94 e D. L. n. 269/03 di concerto con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia ed istituzione di una task force con il conferimento di n. 5 (cinque) incarichi di prestazione di servizi tecnici specialistici di supporto al r.u.p. per l’istruttoria e la definizione delle pratiche di condono.
«Gentile Presidente, – esordisce nella sua missiva Iacono – sono sicuro che vorrà riscontrare positivamente questa mia sollecitazione anche per riconoscere la giusta e necessaria centralità del Consiglio Comunale vista l’importanza e la complessità della materia per la quale Le chiedo di procedere alla urgente convocazione. All’indomani dell’insediamento – ricorda il consigliere – a tutti i Consiglieri Comunali fu notificata la diffida del Prefetto che sollecitava l’Ente a dotarsi, nei termini di legge, 18 mesi dalla data di elezione, dello strumento urbanistico generale pena lo scioglimento del Consiglio Comunale in base all’art. 141, comma 1, lettera c/bis del D.Lgs 267/00. La stessa nota ricordava che “l’ulteriore protrarsi di questo vuoto normativo specifico aggraverà in modo ancor più rilevante il depauperamento del territorio comunale con le connesse responsabilità degli amministratori che non hanno posto freno agli abusi con una regolamentazione preventiva efficace”
Dalla data della diffida sono ormai passati 2 anni e quasi 30 mesi dalla data di elezione dell’attuale amministrazione, ma del Piano Urbanistico Comunale nessuna traccia. Ogni tanto si legge di conferimenti di incarichi, di procedure attivate. Ma Le chiedo come sia possibile che uno strumento di così fondamentale importanza per la vita del nostro Paese viene “gestito” come una questione di pochi e per pochi e non si ritenga di coinvolgere in un percorso virtuoso le forze politiche, sociali ed economiche per dare conto costantemente delle fai evolutive dei processi nel rispetto di principi di trasparenza e del valore della partecipazione, ricordando che sarà poi il Consiglio Comunale a dover procedere alla approvazione dello stesso ed i cittadini a poter proporre delle utili osservazioni. In questo senso solleciterò il Consiglio Comunale a dare vita alla Consulta per l’ambiente, l’edilizia e la pianificazione territoriale quale importante momento di confronto a supporto dell’azione amministrativa dell’Ente.
Dall’insediamento dell’attuale Amministrazione, al netto delle tante dovute delibere di giunta per l’impegno di spesa per gli abbattimenti, non si intuiscono neanche – attacca Iacono – quali sarebbero le linee guida che si intendono seguire nella materia specifica, come non è dato di sapere quale sarebbe l’orientamento dell’Amministrazione per prevedere una accelerazione nell’esame delle pratiche di condono vista anche l’importante apertura della Soprintendenza degli ultimi giorni che andrebbe formalizzata con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa che recepisca orientamenti e propositi.
Sono poi noti i tempi insopportabili per la nomina e la messa a regime per il regolare funzionamento della Commissione Locale per il Paesaggio.
Ed è chiaro ed evidente – prosegue la nota del consigliere di minoranza – che tutte queste circostanze incidono in maniera determinante sull’inarrestabile processo delle centinaia di demolizioni annunciate, ma soprattutto sull’indotto legato al settore specifico in termini di occupazione e sviluppo, per le casse comunali in ordine al mancato incasso degli oneri di urbanizzazione e di altra natura legati sempre all’edilizia utili e necessari per prevedere e realizzare gli ormai non più rinviabili interventi infrastrutturali di sottoservizi e viabilità legati al processo di edificazione ed urbanizzazione ormai antico nel nostro Paese.
E le responsabilità – scrive Iacono – non possono assolutamente essere riconducibili agli Uffici, ma alla evidente mancanza della definizione di linee strategiche chiare e concrete in materia, indicazioni che non possono prescindere dalla volontà politica che l’Amministrazione avrebbe già dovuto esprimere con atti chiari anche in termini di dotazioni organiche indispensabili affinché l’Ufficio responsabile possa operare in piena efficienza. Ritengo necessario ed improcrastinabile – chiude Iacono – un momento di confronto tra le varie forze politiche per favorire la definizione delle necessarie iniziative da mettere in campo e così far ripartire un settore strategico per il nostro tessuto economico e sociale ed il Consiglio Comunale è la sede ideale».
