Si è tenuto giovedì mattina nella splendida cornice di Santa Margherita Nuova a Terra Murata a Procida, le 6a edizione del Convegno Vivere di Mare. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Procida, dall’assessorato al lavoro marittimo con il Cons. Carmine SABIA e organizzato e coordinato del Com. Fabio Pagano, Vice Presidente Fede Piloti. All’incontro sono intervenuti autorità civili e militari, cluster marittimi, Capitaneria di Porto, Sindacati, società marittime e associazioni di Categorie. Rimettiamo proprio il discorso integrale di apertura del cons. con delega al lavoro marittimo Carmine Sabia e le conclusioni del Com. Fabio Pagano ideatore e organizzatore dell’evento:
“Il Convegno sul Lavoro Marittimo, giunto alla 6a Edizione, come occasione di discussione e confronto su tale settore lavorativo, mette anche quest’anno allo stesso tavolo autorità civili e militari, associazioni armatoriali, esperti del cluster marittimo, rappresentanti politici e sindacali. Mi è doveroso ringraziare il Com.te Fabio Pagano promotore e anima di questo evento. L’obiettivo che si pone il Convegno è quello di elaborare proposte concrete per le autorità competenti, in un settore attanagliato da problematiche di natura burocratica e legislativa che si ripercuotono sui livelli occupazionali e di conseguenza sull’economia. “Vivere di mare….. Quale futuro per i nostri marittimi” riprende il lavoro dell’ultimo Convegno che ha prodotto un documento e molti degli argomenti presi in esame in quell’occasione sono stati spunto di interesse e pertanto inseriti nel Piano del Mare.
Come Amministrazione e come Comunità isolana, storicamente caratterizzata dal lavoro marittimo che contribuisce in maniera significativa al benessere del territorio anche grazie alla presenza di uno dei più antichi Istituti Tecnici Nautici d’ Italia, che ha permesso ai nostri marittimi di occupare posti di rilievo nelle più grandi Compagnie di navigazione del mondo, ci Impegniamo a promuovere un tavolo di lavoro permanente, affinchè si possa costruire ”una cultura comune” in un settore vitale per le comunità marittime.
Saremo così attenti anche alla formazione e alle riforme in atto relative alla preparazione professionale come il modello 4+2 che prevede percorsi quadriennali per poi accedere ai percorsi formativi dell’ITS ACCADEMY. Riteniamo altresì fondamentali la centralità delle Isole Minori legate alle problematiche delle portualità e dei trasporti. Vogliamo dare nuovamente voce all’insularità perché siano attuati tutti i principi costituzionali e provvedimenti legati a queste importanti problematiche. Concludo augurando un proficuo confronto al fine di discutere e costruire relazioni tra soggetti privati e istituzionali che si dedicano quotidianamente a migliorare le condizioni di lavoro dei naviganti.
Le conclusioni sono state affidate al deus ex machina dell’evento Com. Fabio Pagano: “Nel ringraziare veramente tutti per l’apporto d’idee e per i buoni propositi che siamo detti, le mie vogliono essere delle brevissime conclusioni che ripercorrono il fil rouge del nostro convegno che – con estrema soddisfazione – è giunto oggi alla sua 6a Edizione. Possiamo quindi tirare le fila del discorso con quello che vuole essere un manifesto per la tutela della marittimità della nostra isola e della nostra Regione.
Un’adeguata sensibilizzazione verso la vocazione marittima di eccellenza che rappresenta il nostro Paese è necessaria per orientare i nostri ragazzi fin dalla scelta degli studi primari per poi proseguire a quelli superiori; abbiamo visto che questa attenzione c’è da parte di tutto il cluster e possiamo dire che i giovani ci sono, hanno voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Ora dobbiamo continuare – tutti insieme ad abbattere quelle barriere che si frappongono fra domanda e offerta di lavoro. Occorre far tornare sulle navi quelle qualifiche che sono scomparse come ad esempio: i tankisti, i nostromi, i carpentieri, gli operai meccanici e operai motoristi. L’Italia vanta una storica tradizione marittima, un patrimonio di esperienze di cui non dobbiamo permettere la dissipazione;
Cerchiamo di far si che il glorioso Nautico di Procida, dove la dirigente scolastica (la Dott.ssa Maria Salette Longobardo), si sta battendo tantissimo per avere almeno una sezione dell’ITS Academy Campania a Procida; Che si instauri quanto prima un tavolo di lavoro con MIT e Comando Generale delle Capitanerie e Comune di Procida per il progetto della digitalizzazione del libretto di navigazione. Il tutto nell’ottica di quel continuo e tanto atteso processo di semplificazione del Codice della navigazione e delle procedure amministrative della nave che il cluster sta acclamando a gran voce;
Occorre che le isole siano attenzionate e non dimenticate e che siano tutelati i collegamenti marittimi che garantiscono la continuità territoriale con il nostro Paese nel rispetto dei principi di libera circolazione delle merci e delle persone che sono sanciti anche dalla nostra carta costituzionale. Il tutto mediante un’adeguata modifica dell’impianto regolatorio da applicare ai fini della predisposizione di bandi di gara per i collegamenti marittimi con le isole che sia competitivi sia dal punto di vista dei costi che dell’organizzazione del servizio erogato;
Da ultimo, occorre arrivare ad una vera continuità territoriale nel rispetto dell’ambiente e di una giusta blue economy grazie all’adozione della “Carta di Procida per Un ‘Economia delle Isole innovativa ed integrativa” proposta dalla Dott.Usai segreterio generale ANCIM. Il tutto anche nel rispetto delle regole di infrastrutturazione energetica che ci sono state imposte dall’Europa e che il cluster, anche nelle isole minori, deve implementare – di concerto con le Amministrazioni centrali e locali competenti – tenendo conto dei propri fabbisogni energetici sia di bordo che di banchina.